martedì 27 gennaio 2015
​​L'accusa dei dissidenti al direttorio voluto da Grillo: traditi i principi del movimento. Replica De Maio: campagna acquisti in vista dell'elezione al Quirinale. 
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Sono nove i deputati che oggi hanno annunciato l'addio al Movimento 5 stelle, tutti nomi già abbastanza noti, spesso etichettati come "dissidenti": nove deputati ai quali si aggiungerà il senatore Francesco Molinari che, secondo quanto riferiscono fonti M5S e anche qualcuno dei fuoriusciti, lascerà dopo l'elezione del nuovo presidente della Repubblica. I nove ex 5 stelle si trasferiscono al gruppo Misto, non avendo i numeri per formare un gruppo autonomo, e la loro componente si chiamerà "Alternativa Libera", un gruppo "inclusivo, aperto, orizzontale". Dure le parole pronunciate da Mara Mucci a nome di tutti gli altri - Tancredi Turco, Walter Rizzetto, Aris Prodani, Samuele Segoni, Eleonora Bechis, Marco Baldassarre, Sebastiano Barbanti e Gessica Rostellato; un attacco ai "capibastone", ai "vertici abusivi" del direttorio che "hanno tradito i principi" per i quali è nato il Movimento, un "direttorio di nominati dall'alto che sceglie per tutti" e un "blog dove si ratificano decisioni prese altrove, dove si nega il dibattito ed il pluralismo mortificandoli con espulsioni senza alcun appello". "Quella delle dimissioni dal M5S "è una scelta che ci è costata e ci costerà molto in termini di serenità, di percorsi personali per l'essere costretti a lasciare una storia e un movimento che anche noi abbiamo contribuito a fondare, far crescere, far vivere in tutti i luoghi e le battaglie che interessavano il bene comune". È quanto scrive Eleonora Bechis, deputata torinese. I nove fuoriusciti vanno ad aggiungersi ad altri 23, tra senatori e deputati che hanno lasciato il Movimento. E si siederanno insieme a loro stasera al Nazareno per trattare con il Pd sull'elezione del prossimo capo dello Stato. Secca la replica del direttorio che accusa il Pd di fare campagna acquisti. "Ormai in questo momento, legata alla Presidenza della Repubblica, c'è in corso una campagna acquisti" afferma Luigi Di Maio, componente del direttorio M5S e vicepresidente della Camera, a Radio24 a proposito dell'annuncio di 10 parlamentari pentastellati di fuoriuscita dal Movimento. "Evidentemente - prosegue - o c'è qualcuno che sa comprare bene o qualcuno che si vende per poco. Dal mio punto di vista io credo che il M5S possa fare a meno di persone che preferiscono tradire il mandato elettorale piuttosto che portare avanti una battaglia di coerenza e onestà come quella che stiamo portando avanti da due anni ormai".
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