giovedì 21 gennaio 2016
La riforma delle classi di concorso spiana la strada al reclutamento. Via libera del Cdm ai decreti attuativi: linea dura contro i fannulloni nella pubblica amministrazione, taglio delle partecipate. Scuola, ecco cosa cambia
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Scuola, arriva il concorso per 63mila docenti. Vi​a libera ai attuativi della riforma della Pubblica amministrazione. È corposo il pacchetto di norme approvato nelle oltre due ore di riunione del Consiglio dei ministri convocato "in notturna" a Palazzo Chigi. I decreti attuativi, che passeranno ora al vaglio del Parlamento, prevedono interventi che vanno dal taglio delle partecipate, alla stretta sui licenziamenti dei "furbetti" della P.a., dalla riforma dei porti all'accorpamento del corpo Forestale ai Carabinieri. Il Cdm ha inoltre approvato la riforma delle classi di concorso, attesa dagli insegnanti e annunciato che a febbraio verranno fatti tre bandi. Il governo ha approvato le annunciate nomine di Carlo Calenda alla guida della delegazione italiana a Bruxelles e di Maria Angela Zappia, attuale ambasciatrice presso la Nato, a nuovo consigliere diplomatico di Palazzo Chigi. RIDISEGNO CLASSI DI CONCORSO. RENZI: RECLUTEREMO 63 MILA INSEGNANTI. Per il prossimo concorso "abbiamo deciso che la scelta sarà legata alla qualità di donne e uomini della scuola, sono il bene più prezioso perché diamo a loro i nostri figli. Quindi massima massima richiesta di qualità da tutti i punti di vista" ha detto il premier Matteo Renzi annunciando le novità sulla scuola approvate dal Cdm. "La supplentite finirà quando le riforme andranno a regime" ha assicurato Renzi. "Sulla scuola viaggiamo come dei treni puntualissimi: andremo a bandire un concorso per 63.712 insegnanti ed è un grande investimento sulla scuola". Poi una critica al sistema delle graduatorie infinite e del diritto al posto: "per i professori entrare a scuola nonè un diritto, ma una responsabilità". Il provvedimento prevede la riduzione delle classi di concorso da 168 a 129 in vista proprio del reclutamento di nuovi insegnanti e in considerazione della rivoluzione apportata dal ridisegno degli istituti superiori e dalla riforma dell'università.

SCUOLA: ECCO COSA CAMBIA

GIANNINI: FINE DEL PRECARIATO. "Erano otto anni che si attendeva questa azione: adeguamento delle classi di concorso alla reltà della scuola di oggi; Innovazione necessaria; semplificazione,da 168 si passa a 116 classi di concorso" ha spiegato il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, in conferenza stampa a Palazzo Chigi annunciando tre bandi a febbraio. "Il principio fondamentale di questa delega è fare sì che il precariato sia stato fermato da questo grande piano occupazionale, ma non si ricostituisca più perchè la delega prevede che i tirocinii ci siano dopo che gli insegnanti sono stati individuati", ha aggiunto Giannini. "Tutto questo serve a ritornare alla Costituzione". VIA I FURBETTI VIA ENTRO 48 ORE, RESPONSABILITÀ PER DIRIGENTI. Il dipendente pubblico che viene colto in flagranza a falsificare la sua presenza in servizio, come chi striscia il badge e poi esce, verrà punto entro 48 ore con la sospensione dall'incarico e dalla retribuzione. Se l'illecito non verrà denunciato il dirigente rischia pesanti sanzioni, fino al licenziamento (oggi al massimo c'è la sospensione). Tornando ai 'furbettì il decreto (pochi articoli) prevede un'iter accelerato per l'espulsione: entro un mese il procedimento per il licenziamento dovrà chiudersi (ora dura anche 120 giorni). PARTECIPATE, UFFICIO MONITORAGGIO TAGLI AL MEF. Le amministrazioni devono fare una ricognizione delle partecipazioni e, passato un anno, devono eliminare quelle non strettamente necessarie o con più amministratori che dipendenti. A proposito se la guida spetterà a un amministratore unico o a un cda (massimo 5 membri) lo si dovrebbe stabilire per decreto, quindi, così si apprende, la scelta non sarà più nelle mani della società stessa. E ancora, si dovrà fare piazza pulita delle imprese con fatturato sotto il milione. STRETTA SU MANAGER, MOBILITÀ PER DIPENDENTI. Il testo sulle partecipate rinvia a un decreto per fissare nuovi massimi nelle retribuzioni dei dirigenti, escludendo buone uscite e premi in presenza performance negative. Non solo, nelle società partecipate da enti locali potrebbe essere possibile la revoca. Quanto ai dipendenti, se la scure dovesse comportare esuberi è prevista la mobilità, tanto che c'è il blocco delle assunzioni, con un meccanismo per incrociare posti liberi ed eccedenze.    ADDIO FORESTALE, IN 7 MILA PASSANO A CARABINIERI. Il Corpo forestale dello Stato verrà assorbito nell'Arma dei carabinieri. Il passaggio riguarda funzioni e personale, ad eccezione delle competenze anti-incendio, da attribuire al Corpo nazionale dei vigili del fuoco. I forestali chiamati al passaggio sono circa 7mila, con piccoli contingenti riservati ai Vigili del fuoco, alla Polizia e alla Guardia di finanza. Chi vorrà potrà anche fare richiesta passare alla P.A. in senso lato. RIORDINO FUNZIONI POLIZIA. 112 NUMERO UNICO EMERGENZE. Nel decreto sulla forestale è stata inserita anche la razionalizzazione delle funzioni di tutte le forze di polizia, con l'assegnazione a ciascuna di aree di specializzazione. Il pacchetto include anche un decreto sulle autorità portuali (giù da 24 a 15).

 

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