giovedì 23 ottobre 2014
Apertura al simil-matrimonio. In sintonia com Renzi anche sullo ius culturae per i figli di immigrati.
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La svolta "liberal-pascaliana" (nel senso di Francesca Pascale, sua attuale compagna) spinge Berlusconi ad addentrarsi in territori finora considerati tabù per Forza Italia: la cittadinanza ai figli degli immigrati che compiano un ciclo scolastico e le unioni gay, secondo il modello (di simil-matrimonio) previsto dalla legge tedesca, che contempla anche l’adozione del figlio del partner. Ieri l’ex Cavaliere si è presentato alla conferenza stampa del dipartimento diritti civili di Fi, retto da Mara Carfagna. E ha aperto significativamente alle due proposte (vicine peraltro a quelle di Matteo Renzi e del Pd) provocando entusiasmi e polemiche. Sulle unioni gay, Berlusconi ha provato a tenere insieme capra e cavoli: «Noi ci battiamo per il sostegno alla famiglia, che è composta da un uomo e una donna, ma ci battiamo anche per il rispetto della persona in tutti i suoi aspetti». E dunque «siamo arrivati alla conclusione che la legge tedesca sulle unioni civili rappresenti un giusto compromesso tra il rispetto profondo dei valori cristiani, a cui teniamo molto, e della famiglia tradizionale ma chi ha responsabilità pubbliche non può non intervenire quando le esigenze della società cambiano». Sullo ius soli temperato, l’ex Cavaliere ha detto: «Dare la cittadinanza ai figli degli stranieri che vivono in Italia è doveroso, tanto più dopo un ciclo scolastico che gli consente di parlare la nostra lingua e conoscere la nostra storia e i punti cardine della nostra civiltà». Ma Berlusconi ha parlato anche di altro. Sulla legge elettorale ha detto che «ci confrontiamo con Renzi per andare nella direzione del bipolarismo», facendo capire che le modifiche proposte dal premier dovranno essere concordate insieme. Porte chiuse, invece, al Ncd di Alfano, ridotto, così ha detto, «a fare da stampella alla sinistra e da sgabello al governo».Le reazioni. Sull’apertura alle coppie omosessuali esultano, ovviamente le organizzazioni gay e Vladimir Luxuria, che ringrazia Francesca Pascale. Eugenia Roccella (Ndc) invece nota: «Il modello tedesco è un vero e proprio matrimonio, con larga possibilità di adottare bambini. Temo che il vero obiettivo di Forza Italia sia scavalcare e sostituire l’Ncd al governo, offrendosi disperatamente come sgabello per maggioranze variabili». Va ancor più pesante Gaetano Quagliariello: «Noi sgabello? Allora Fi è uno scendiletto». Molto critica anche Giorgia Meloni (Fdi): «Nessuno nega alle persone di vivere in totale libertà la propria sfera affettiva e sentimentale, ma equiparare sotto gli stessi diritti situazioni diverse è l’ennesima ingiustizia nei confronti delle famiglie italiane». Prudente è il capogruppo di Forza Italia Renato Brunetta che esplicita i suoi dubbi: «Vanno bene i diritti, ma attenzione alle casse dello Stato», dice riferendosi alla proposta (contenuta del modello tedesco) di reversibilità della pensione anche alle coppie omosessuali. Il segretario leghista Matteo Salvini apre invece subito il fronte contro la cittadinanza ai minori: «Nessun regalo ai figli degli immigrati. L’emergenza è rilanciare il lavoro in Italia, siamo noi "immigrati" in casa nostra». Replica Maria Stella Gelmini (Fi): «Nessun regalo, si tratta di un percorso che prevede il rispetto delle regole e l’integrazione culturale». Dissente Maurizio Gasparri: «Lo ius soli è una follia, i figli degli immigrati che restano in Italia a 18 anni acquistano già cittadinanza e diritto di voto».

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