venerdì 27 febbraio 2015
​Come spiegato ad Avvenire dall'ex segretario c'è un problema di democrazia. Forza Italia applaude alla minoranza Pd. Renzi annuncia: elezioni regionali il 10 maggio. INTERVISTA Bersani: in un'ora non si fa il futuro di un Paese (R. D'Angelo)
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Giornata rovente per il Pd. Il segretario premier, Matteo Renzi, ha convocato l’assemblea dei parlamentari del Pd, ma Pier Luigi Bersani ha detto no. In un’intervista ad Avvenire ha annunciato la sua non partecipazione all’incontro, dando così un segnale forte all’opposizione interna al partito. Per Bersani, come ha spiegato ad Avvenire, non si può cambiare un Paese in un’ora, a colpi di mano. È questione di democrazia. Intorno al’ex segretario si sono stretti a schiera altri esponenti importanti della minoranza, come Civati e Cuperlo. Il vicesegretario del Pd, Lorenzo Guerini, ha invece accusato Bersani di “eccesso di polemica”, peraltro “non utile”. Chi invece sprizza gioia per la presa di posizione di Bersani è Forza Italia. "Il Mattinale", la nota politica on line redatta dallo staff del gruppo Forza Italia della Camera scrive: "Sta accadendo un fenomeno molto istruttivo. È la rivincita della morale in politica. Qualcuno ricorda? La rottura del Nazareno, voluta da Renzi con il tradimento della parola data a Berlusconi sul Presidente della Repubblica, sembrava la furbata di un genio: ora gli si ribalta addosso con esiti prevedibilmente disastrosi per lui e i suoi progetti di dominio solitario". E conclude: “Forza Italia! E per una volta anche Forza Bersani!". All’ordine del giorno dell’assemblea vari argomenti, tra i quali le misura sulla scuola che arriveranno in Consiglio dei ministri martedì. E Matteo Renzi ha detto che le elezioni regionali potrebbero essere indette per il 10 maggio.
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