mercoledì 17 febbraio 2016
Schifani: «Unioni civili, ora accordo largo»
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«Se si correggono i continui rinvii al matrimonio e si stralcia la stepchild un accordo si può ancora trovare». Renato Schifani, capogruppo di Ap si è speso in prima persona - ieri - per una trattativa con Pd e Lega, per deporre reciprocamente le armi regolamentari dell’ostruzionismo e del 'canguro'. Tentativo fallito, ma che torna di attualità dopo che l’aula ha disposto il rinvio dei lavori, per evitare di andare a sbattere. Come è andato questo tentativo? Su mia proposta intorno a un tavolo si sono riuniti Zanda, Calderoli, Centinaio, Gasparri. Ma ho dovuto prendere atto che le posizioni erano irremovibili: la Lega non ritirava i suoi emendamenti (in particolare quelli considerati 'trappola', i cosiddetti 'cangurini' che rischiavano di far saltare l’intero impianto della legge) e il Pd non ritirava il 'Marcucci'. Poi però in aula la Lega ha ritirato 4.500 emendamenti. Ma nei 500 ha mantenuto anche quelli 'canguro', alcuni dei quali andavano a voto segreto. Poi, con gli interventi critici, oltre al mio, di Quagliariello, Casini, Romani e Mauro si è evidenziata l’inammissibilità del Marcucci, nel clima d’aula è prevalsa la convinzione che non si trattasse di un emendamento, ma un intervento di mera natura confermativa, contro lo spirito del regolamento. Decisiva però è stata la posizione di M5S. Non aveva alcun interesse, probabilmente, a togliere le castagne dal fuoco al Pd. Quello di M5S è stato, a mio avviso, un atto di responsabilità. Penso che non abbia condiviso le modalità procedurali con le quali il Pd chiedeva loro di votare in blocco un testo, stepchild compresa, su cui è opportuno invece un dibattito articolato, autonomo, punto per punto. Argomenti su cui era stata decisa libertà di coscienza. Si può ancora arrivare - come auspicato dal professor Mirabelli, anche in un solo pomeriggio - a rimettere in carreggiata il testo? È quello che abbiamo sempre chiesto, e che abbiamo continuato a chiedere oggi. Eliminare la omologazione al matrimonio contenuto in alcuni commi di mero rinvio a interi articoli e sezioni del codice civile. E in uno di questi rinvii c’è già l’apertura all’adozione. Sì, l’apertura alla stepchild nell’emendamento Marcucci era già contenuta alla fine del punto 'd', con il rinvio alla legge sulle adozioni. Poi nel punto 'f' veniva scritta in maniera palese. È poi arrivata una richiesta di rinvio, e non da noi. Diciamo che il Pd ha chiesto il time out a pochi minuti dalla fine. Può diventare un’opportunità, ora? Me lo auguro di cuore. Si tratta di una legge delicatissima, che cambierà in un senso o nell’altro la struttura della nostra società. Una legge su cui occorre riflettere e mantenere fermi i principi costituzionali. Spero che ci si possa un attimo fermare e tornare a discutere, eliminando macigni per un libero dibattito, come la stepchild. Un voto largamento condiviso è ancora possibile? Sì, se si stralcia subito la stepchild rinviando la trattazione dell’argomento ad una legge più organica e di sistema sul regime delle adozioni e migliorando la parte iniziale del testo. Noi siamo per regolamentare i diritti delle coppie di fatto e faremo di sicuro la nostra parte.
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