giovedì 28 agosto 2014
La decisione presa per evitare l'ingorgo in Consiglio dei ministri. Renzi al Colle. Napolitano: domani si vedranno i risultati Giustizia, ancora crepe nella maggioranza. "Voto in primavera? No, l’orizzonte è la legislatura". (Arturo Celletti)
COMMENTA E CONDIVIDI
Slitta la presentazione delle linee guida sulla scuola, previste per domani in consiglio dei ministri. La decisione, si apprende da fonti di governo, è stata presa per evitare l'ingolfamento di misure in cdm, dove approderanno già lo Sblocca-Italia e la giustizia.Sono state ore complicate per il governo e per Matteo Renzi. Ore per trovare la quadra sulla Giustizia a cinquanta ore dal consiglio dei ministri della verità. Per capire quante risorse potranno essere destinate allo Sblocca Italia. La scommessa del premier prende forma dietro i tre provvedimenti dove ancora manca un’intesa larga. E dove si accavallano frenate più o meno decise e pericolose per la tenuta del governo. Sulla Giustizia (aspettando il “faccia a faccia” Orlando-Renzi) non si sciolgono i nodi più complicati: prescrizioni e intercettazioni. Molti frenano. Molti dicono che non ci sono le risorse. Molti – spostandosi sul nodo Scuola -  si chiedono come si copriranno le assunzioni di centomila precari. Renzi fiuta il clima e mette in conto le difficoltà,  ma va avanti dritto. "Provano a fermare il cambiamento, ma stavolta gli va male", ripete quasi meccanicamente ai suoi. E a chi lo invita a girare il tavolo e a immaginare elezioni a primavera risponde deciso: "L’orizzonte è la legislatura, sono i mille giorni. Solo allora tireremo le somme e troveremo un’altra Italia". C’è nonostante tutto fiducia. Renzi, questa sera, salirà al Quirinale per un incontro con il presidente della Repubblica che intanto, a chi gli domanda se il governo si stesse preparando bene dopo la pausa estiva, risponde chiaro: "Lo vedrò e lo vedrete tutti, basta aspettare il Consiglio dei ministri di domani e se ne vedranno i risultati". Sono ore decisive. Si attende il “faccia a faccia" al Colle, il Cdm di domani, ma anche il Consiglio europeo di sabato dove verrà ufficializzata la nomina di Federica Mogherini a ministro degli esteri della Ue. Insomma tre giorni decisivi per il premier che, ancora per un giorno, prova a sminare il campo. Sulla Giustizia punterà molto su quella civile. Perché mette tutti d’accordo e perché con il dimezzamento dell’arretrato civile promesso dal premier sarà possibile – spiega sottovoce lo stesso Renzi – recuperare un punto di Pil".Si aspetta di capire. La Giustizia è il nodo vero. Renzi esclude un allargamento del patto del Nazareno, Berlusconi per ora tace ma fa trapelare una crescente insoddisfazione per quello che sta venendo fuori da via Arenula. L’altro punto è lo Sblocca Italia. A ore i ministri delle Infrastrutture Lupi e dell'Economia Padoan dovrebbero fare il punto sul lavoro preliminare elaborato dai tecnici dei vari ministeri coinvolti nella preparazione del provvedimento. Per il momento ci sono per lo sblocca-Italia, effettivamente disponibili, 1,2 miliardi del «fondo revoche», che svincola le risorse da vecchie opere infrastrutturali incagliate per ridestinarle a nuovi obiettivi. E 2,5 miliardi del Fondo sviluppo coesione (Fsc), a valere sul biennio 2015-2016 ma impegnabili tutti subito. Forse almeno il nodo coperture può essere superato.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: