giovedì 8 ottobre 2015
Dopo l'ultimatum di Pd e di Sel al sindaco. La lettera ai cittadini: «Poca attenzione da chi avrebbe dovuto sostenermi». E dice: «Ho venti giorni di rempo per revocare le dimissioni». Avevano già lasciato il vicesindaco e due assessori.
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"Mi dimetto. Dal lavoro che ho impostato passa il futuro della città". Dopo ore di pressing Ig Marino lascia la guida della Capitale e lo annuncia ai cittadini in una nota in cui chiarisce: "lo faccio solo per l'interesse della capitale". "Care romane e cari romani, ho molto riflettuto prima di assumere la mia decisione. L`ho fatto avendo come unica stella polare l`interesse della Capitale d`Italia, della mia città". Secondo indiscrezioni, da fonti interne alla giunta e al pd romani ci sarebbero stati "forti scontri all'interno del Pd cittadino" sulla scelta "imposta da Palazzo Chigi", nell'ambito di una vicenda che avrebbe assunto "la forma di una congiura di palazzo". Poca attenzione da chi avrebbe dovuto sostenermi. "Tutto il mio impegno ha suscitato una furiosa reazione. Sin dall'inizio c'è stato un lavorio rumoroso nel tentativo di sovvertire il voto democratico dei romani. Questo ha avuto spettatori poco attenti anche tra chi questa esperienza avrebbe dovuto sostenerla. Oggi quest'aggressione arriva al suo culmine. Ho tutta l'intenzione di battere questo attacco e sono convinto che Roma debba andare avanti nel suo cambiamento". Lo scrive il sindaco di Roma, Ignazio Marino, nella nota in cui annuncia le sue dimissioni.Giornata di pressing dietro le porte del Campidoglio.Le voci insistenti di un'uscita di scena del sindaco, sotto attacco tra l'altro per le spese istituzionali considerate "dubbie", si rincorrevano da ieri e stamani erano state ribadite anche in ambienti romani del partito. Nel primo pomeriggio (dopo numerosi rinvii) in Campidoglio è iniziata la giunta in cui secondo le indiscrezioni il sindaco avrebbe trattato le condizioni per le sue dimissioni. L'assessore ai trasporti Stefano Esposito e il vicesindaco Marco Causi hanno annunciato nel primo pomeriggio le loro dimissioni nella giunta sul caso Marino. Poche ore dopo si è dimessa anche l'assessore al Turismo, Luigina Di Liegro. A fare pressioni per una soluzione radicale anche Sel che chiedeva a Marino di fare un passo indietro. Il segretario romano di Sel, Paolo Cento nel pomeriggio ha incontrato il commissario del Pd Roma, Matteo Orfini, e questi a sua volta ha interloquito con gli assessori del Pd.  Un presidio del Movimento 5 Stelle si è svolto tutto il giorno sotto il Campidoglio. Deputati e consiglieri comunali pentastellati sono rimasti fino a sera davanti Palazzo Senatorio per chiedere a gran voce le dimissioni del sindaco Marino. In piazza anche il centrodestra al completo. "Presento le mie dimissioni. Sapendo che queste possono per legge essere ritirate entro venti giorni. Non è un'astuzia la mia: è la ricerca di una verifica seria, se è ancora possibile ricostruire queste condizioni politiche". Così scrive il sindaco di Roma Ignazio Marino nel messaggio col quale si dimette.
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