martedì 2 febbraio 2016
​Il senatore di Idea: la protesta di Roma dovrebbe far riflettere il premier.
Giovanardi: «È meglio la via greca»
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«Far passare il disegno di legge Cirinnà significa violare la Costituzione, equiparare le unioni civili al matrimonio e agevolare una pratica criminale come l’utero in affitto». Carlo Giovanardi – senatore di Idea – sostiene che il varo di una normativa con gli attuali contenuti creerebbe «danni incalcolabili » nella società: «Daremo battaglia in Parlamento per evitare una deriva e per dar seguito al sentimento che prova la larghissima maggioranza del Paese. L’80% degli italiani è contrario alle adozioni omosessuali e a spianare la strada alla maternità surrogata». Senatore, il ddl approda in Aula a 72 ore di distanza dalla manifestazione del Circo Massimo. Che peso avrà la piazza di Roma sull’iter del provvedimento? È gravissimo anzitutto che un ddl privo di relatore si discuta in modo tanto affrettato senza che sia mai stato esaminato in commissione Giustizia, in violazione dell’articolo 72 della Costituzione. Questo testo è ritenuto palesemente incostituzionale non da Giovanardi, ma da presidenti emeriti e vice presidenti della Consulta come Paolo Maddalena, Riccardo Chieppa e Fernando Santosuosso. E anche il presidente emerito Cesare Mirabelli ha fatto considerazioni analoghe. Renzi dovrebbe ascoltare pareri di tale autorevolezza. E la straordinaria partecipazione all’evento di Roma dovrebbe far riflettere il premier sulla pericolosità di questa misura. Il vicecapogruppo di Ap alla Camera, Rocco Buttiglione, dice che se verrà stralciato l’articolo sulle adozioni il suo partito potrebbe votare la legge. Le parole di Buttiglione dimostrano che Ap e Alfano hanno implicitamente già dato il 'via libera' a Renzi dopo aver ricevuto qualche poltrona in più nel governo. Ho il sospetto che ci sia già un pre-accordo per varare il testo con i voti di Area popolare e senza ricorrere al sostegno dei Cinque Stelle. Sta dicendo che Alfano non ha combattuto abbastanza? Alfano non ha combattuto proprio. Dicendo che 'comunque vada a finire in Parlamento il governo non si tocca', il leader di Ncd ha dato il disco verde a Renzi sulle unioni civili mentre avrebbe dovuto minacciare la crisi di governo. La proposta del referendum abrogativo non la convince? È una presa in giro. Ci vorranno anni per ottenere il referendum. Chi vuole opporsi deve intervenire adesso. Senza la stepchild adoption, quindi, non sarebbe comunque una buona legge? Resterebbe una norma disastrosa e nociva. Le adozioni sono solo uno dei tanti punti da cancellare. Anche se alcuni mass media stanno facendo disinformazione, basta fare un esempio concreto per capire cosa potrebbe succedere. Se dovesse passare il provvedimento, per le coppie omosessuali – a cui sono riservate le unioni civili – sarebbe previsto il diritto alla 'reversibilità'. Mentre le coppie eterosessuali coabitanti (e non sposate) della seconda parte del disegno di legge Cirinnà, anche se con figli, non ne avrebbero diritto. Al di là di questo caso specifico, comunque, si taglierebbe a fette il Codice civile, dando vita a un ginepraio giuridico inestricabile. Allora qual è la sua proposta? Ho presentato già tre anni fa un provvedimento per introdurre nel Codice civile «il contratto di convivenza e solidarietà» che disciplini i reciproci rapporti patrimoniali di due persone conviventi, siano esse eterosessuali od omosessuali. Del resto è una soluzione simile alla legge greca approvata da Tsipras un mese fa, dove si considera il matrimonio riconosciuto dal codice, mentre le altre relazioni sono regolate da contratti stipulati indipendentemente dagli orientamenti sessuali.
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