venerdì 29 agosto 2014
In Consiglio dei ministri finanziamenti e norme per far ripartire i cantieri e la riforma della giustizia. Il premier assicura: "sarà una rivoluzione, meno di un anno per il processo civile". Rinviata a mercoledì la riforma della scuola. 
LE SCHEDE La riforma Orlando I Grandi infrastrutture e lotta alla burocrazia

 

 

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"Nei prossimi 12 mesi 10 miliardi saranno destinati a sbloccare le opere". Il governo ingrana la quarta e nel primo consiglio dei ministri approva il tanto atteso decreto Sblocca-Italia che dovrebbe rimettere in moto i cantieri fermi e dare una boccata di ossigeno all'economia italiana ferma al palo. "Sblocchiamo 4,6 miliardi per cinque investimenti aeroportuali" e "3,8 miliardi per opere cantierabili da subito" assicura il premier Matteo Renzi al termine del Cdm assicurando che alcune opere saranno anticipate al 2015. Tra gli impegni presi quello su Bagnoli. "Si riparte con il commissariamento e tempi certi per la riqualificazione. Se riparte Bagnoli riparte il Sud". Tra le novità anche il "disegno di legge delega per il codice degli appalti" per avere "le stesse regole in Italia come nel resto dell'Europa". Il premier ha affrontato anche il tema del bonus Irpef. "Ho letto commenti secondo cui gli 80 euro non sono serviti a niente: voglio dire che c'è un disegno ideale, ideologico, culturale dietro gli 80 euro. C'è una parte del mondo economico che dice che dovremmo ridurre il salario dei lavoratori. Lo dicono autorevoli economisti. Ecco che nasce modello della Spagna, poi domani è il Vietnam, poi è l'India. Ma non è riducendo il salario del lavoratore che l'Italia uscirà dalla crisi". Altro tema cruciale affrontato dal Cdm la riforma della giustizia. "Il decreto sul civile per ridurre l'arretrato è una rivoluzione: alla fine dei mille giorni avremo tempi certi, meno di un anno per il processo civile e il dimezzamento dell'arretrato" ha detto Renzi. In arrivo le norme su "autoriciclaggio e falso in bilancio" e "una delega sulle intercettazioni". "Non ci vuole il bavaglio ma non bisogna ledere le sfere personali nella pubblicabilità" ha detto a proposito di quest'ultimo tema, uno dei più spinosi per la maggioranza. Via libera anche alla responsabilità civile dei magistrati. "Chi sbaglia paga" ha detto Renzi.Il premier ha assicurato che il progetto di riforma della scuola sarà presentato mercoledì e che non c'è stata nessuna battuta d'arresto. Al termine del Cdm ha sottolineato che "il programma è pronto" e che non c'è "nessun problema di copertura, anche perché il progetto che abbiamo in mente fa data al 2015. Non l'abbiamo messo per evitare di mettere troppa carne al fuoco". Comincia di buon mattino su Twitter, come ormai d'abitudine, la giornata di Matteo Renzi che lunedì presenterà i mille giorni con obiettivi e il sito "Italiariparte". Il presidente del Consiglio, stimolato dai follower, spazia su tutti gli argomenti all'ordine del giorno e non manca di ricorrere ancora all'ironia quando c'è chi gli fa notare che magari "tra mille giorni non ci saremo più": "Finalmente un pò di sano ottimismo!!!"  controbatte. Scuola, riforma della giustizia e della P.A. e uno sguardo anche alla ricostruzione a L'Aquila sono i temi affrontati nel botta e risposta via social network. La mattinata di Pier Carlo Padoan invece è assorbita da una riunione al Quirinale per uno scambio di vedute con Giorgio Napolitano "sulle prossime occasioni di chiarimento e di intesa a livello europeo, a esempio in occasione della prossima seduta dell'Ecofin, per il rilancio della crescita dovunque in Europa". Ed è sempre l'Ufficio stampa della Presidenza della Repubblica a fare sapere che "nella ricognizione si sono considerate attentamente le importanti indicazioni contenute nel discorso pronunciato dal Presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, a Jackson Hole".Non poteva mancare un riferimento alla copertina dell'Economist che lo ritrae con un gelato in mano mentre la barchetta di carta dell'euro affonda: "Ho visto che nella foto è confezionato - dice Renzi riferendosi al cono - è buono, per carità, ma io preferisco quello artigianale: crema e limone, grazie". E nel pomeriggio il premier si prende la sua rivincita: un caretto gelati arriva a palazzo Chigi e lui si gusta un cono. Le critiche? "Non ci fanno arrabbiare, perché noi lavoriamo sul serio" assicura.

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