giovedì 29 settembre 2016
La parte orientale, controllata dai ribelli, è assediata e sotto le bombe. Mogherini: diplomazia al lavoro. Tensione Usa-Russia.
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Aleppo, Unicef: 96 bimbi uccisi in 7 giorni
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Secondo l'Unicef, da venerdì scorso ad Aleppo orientale almeno 96 bambini sono stati uccisi e 223 feriti. "I bambini di Aleppo sono intrappolati in un incubo", ha dichiarato Justin Forsyth vice direttore generale dell'Unicef. "Non ci sono parole - ha aggiunto - per descrivere le sofferenze che questi bambini stanno vivendo". Il sistema sanitario ad Aleppo orientale, spiega l'Unicef, è al collasso: sono rimasti circa 30 medici, ci sono pochissime attrezzature o medicine d'emergenza per curare i feriti, mentre cresce il numero di casi di traumi. Un medico sul campo ha detto all'Unicef che i bambini con poche possibilità di sopravvivenza troppo spesso vengono lasciati morire perché le scorte sono poche e limitate. "Niente può giustificare un tale violenza sui bambini - ha raccontato - e una tale non curanza del valore della vita umana. La sofferenza e il suo impatto sui bambini è sicuramente la cosa peggiore che abbiamo visto". "Ad Aleppo non si muore da oggi. È un calvario disumano che dura da 6 anni, dove sono morti bambini innocenti nell'indifferenza mondiale" dichiara Andrea Iacomini, portavoce di Unicef Italia. "Inutile girarci troppo intorno. Le Nazioni Unite hanno smesso di contare i bambini morti in Siria nel 2013, quando erano circa 11 mila. Ora si teme che le vittime minori si siano almeno quintuplicate rispetto ad allora ed anche se non ci sono dati certi sono certamente cifre da genocidio", conclude Iacomini. Stamani Aleppo si è svegliata nuovamente sotto le bombe e la ripresa dei colloqui sembra lontana, ha avvertito l'inviato speciale dell'Onu, Staffan de Mistura, che dal Vaticano, dove ha incontrato Papa Francesco, tenta ancora la strada della mediazione.

De Mistura con papa Francesco stamani in Vaticano (Osservatore Romano)IL PAPA: INTERESSI OSCURI DIETRO LA GUERRA IN SIRIA

La situazione sul terreno continua a peggiorare. Come ha riferito l'Osservatorio siriano per i diritti umani, elicotteri hanno lanciato barili-bomba sul quartiere di Al Misr mentre altri raid erano in corso su quello di Qadi Askar. Entrambe le aree si trovano nella parte orientale, dove si trovano i ribelli assediati dalle forze di Bashar al-Assad.ALEPPO, LA TRAPPOLA DEI QUARTIERI ORIENTALI di Camille Eid
Sono stati bombardati anche il campo di profughi palestinesi a Handarat e l'area Progetto 1070, nella parte nord. Martellata dalle bombe anche Andan, a nord di Aleppo, ed è stato distrutto l'unico panificio che sfornava pane per la popolazione. L'artiglieria del regime, ha aggiunto l'Ong, ha messo nel mirino anche Al Buida e Tel Hatabat, a sud della seconda città siriana.

Raid nei pressi di un forno ieri nel quartiere di Bab al-Maqam (Lapresse) Prosegue la ricerca diplomatica di una tregua, ma le furia delle armi blocca qualsiasi tentativo di negoziato. A "nuove idee sul piano del negoziato politico" sta lavorando anche la diplomazia europea guidata dall'Alto Rappresentante, Federica Mogherini. "La situazione ad Aleppo è estremamente drammatica", ha premesso, "tutto il nostro lavoro è rivolto all'immediata urgenza di fermare il massacro". La Russia mercoledì si era detta pronta a rilanciare i colloqui a Ginevra dopo il fallimento del cessate il fuoco ma gli Stati Uniti avevano minacciato di interrompere la collaborazione con Mosca se non fossero cessati i duri bombardamenti sui quartieri ribelli di Aleppo. Mosca ha proposto una tregua umanitaria di 48 ore ma si è opposta a un cessate-il-fuoco più prolungato, di almeno una settimana, poiché questo consentirebbe ai ribelli, affermano i russi, di raggrupparsi e coordinare una iniziativa militare.
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