martedì 13 agosto 2013
​L'Alto commissariato Onu richiama l'attenzione del mondo sull'emergenza umanitaria provocata dalla guerra: il numero di coloro che fuggono dal paese continua ad aumentare.
Giallo sulla sorte di padre Dall'Oglio
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​Il conflitto in Siria ha prodotto una catastrofe umanitaria. Lo dicono i numeri dell'Alto commissariato Onu per i rifugiati (Unhcr), secondo cui oltre 1,9 milioni di persone sono fuggite dal paese per trovare riparo negli stati confinanti. Di questi, 1 milione e 700mila sono stati già registrati come rifugiati, mentre quasi 208mila sono in attesa di ricevere lo status."Al ritmo attuale, ci aspettiamo di raggiungere i due milioni di profughi siriani nelle prossime settimane",  ha detto il portavoce dell'Unhcr Dan McNorton. Il ritmo degli arrivi è un pò rallentato. "Le autorità stanno ora gestendo con attenzione i loro confini con la Siria, principalmente per motivi di sicurezza nazionale. I rifugiati continuano ad attraversare dalla Siria ogni giorno, ma in minor numero", ha spiegato McNorton. La soglia del milione di rifugiati siriani era stata raggiunta in marzo. Il Libano è il Paese che ospita il più alto numero di siriani fuggiti con 680.900, seguito dalla Giordania (circa 516mila), la Turchia (più di 440mila), dall'Iraq (161mila) e dall'Egitto (107mila). In luglio, il Programma alimentare mondiale (Pam) ha fornito assistenza a 1,1 milioni di rifugiati siriani nei paesi vicini. All'interno della Siria, malgrado le violenze, ha potuto far giungere aiuti per circa 2,9 milioni di persone, sempre in luglio, poco meno dell'obiettivo fissato a tre milioni, ha precisato la portavoce Elisabeth Byrs.
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