martedì 18 febbraio 2014
Dopo la strage di piazza, l'appello del Papa per fermare le violenze. Ma Kiev annuncia un'operazione "antiterrorismo". Giovedì arrivano i ministri degli Esteri di Francia, Germania e Polonia. Bruxelles verso le sanzioni. Bonino: scongiurare il rischio di una guerra civile. Le accuse di Mosca all'Occidente. Da Sochi, Bubka invoca una tregua olimpica.
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LA SCHEDA Tre mesi ad alta tensione
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I ministri degli Esteri di Francia, Germania e Polonia saranno giovedì a Kiev per valutare la situazione dopo la strage di piazza e in vista della decisione dell'Ue di varare sanzioni contro il governo ucraino. Lo ha annunciato il capo della diplomazia di Parigi Laurent Fabius, che volerà nella capitale Ucraina con l'omologo tedesco Frank-Walter Steinmeier e con il collega polacco Radoslaw Sikorski.L'Ucraina è sull'orlo della guerra civile. Nella notte tra martedì e mercoledì la capitale Kiev si è trasformata in un campo di battaglia. Al termine degli scontri fra manifestanti dell'opposizione anti-governativa e forze di polizia, si contano almeno 25 morti tra cui un giornalista.Il presidente Viktor Ianukovich ha accusato i leader dell'opposizione di cercare di prendere il potere con la forza e ha proclamato per giovedì una giornata di lutto nazionale. Mentre i servizi segreti hanno annunciato l'avvio di una "operazione anti-terrorismo". Questo significa che le forze armate potrebbero entrare in azione contro i manifestanti. Lo annuncia il ministero della Difesa in una nota pubblicata sul suo sito web ufficiale.

Intorno alle 4 del mattino (le 3 in Italia) le truppe antisommossa hanno lanciato un nuovo assalto sulla Maidan, la piazza centrale di Kiev, dopo una pioggia assordante di granate e lacrimogeni. I dimostranti hanno ripiegato su una posizione più arretrata e hanno costruito altre barricate improvvisate all'interno della piazza, dove si continua a combattere su due fronti. Intanto non è stato ancora sedato l'incendio scoppiato nella sede dei sindacati, uno degli edifici occupati dai manifestanti e che si affaccia su Maidan. Secondo i dati forniti dal ministero della Sanità, 241 persone sono state ricoverate in ospedale. Tra queste 79 poliziotti e 5 giornalisti. La Bbc informa che il giornalista ucraino Vyacheslav Veremiy è deceduto dopo essere stato picchiato e colpito da alcuni colpi di arma da fuoco sparati da sconosciuti. Stava viaggiando in taxi con un collega, quando la macchina è stata fermata da uomini a volto coperto.L'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, Navi Pillay, ha condannato le violenze in Ucraina e ha chiesto una "indagine urgente e indipendente".Intanto nel Paese i mercati sono sotto pressione, con il rublo ai minimi storici nel cambio contro l'euro.L'APPELLO DI PAPA FRANCESCOAll'udienza generale papa Francesco ha lanciato il suo appello per l'Ucraina invitando "tutte le parti a cessare ogni azione violenta e a cercare la concordia e la pace del Paese". "Con l'animo preoccupato - ha detto - seguo quanto in questi giorni sta accadendo a Kiev". "Assicuro - ha scandito - la mia vicinanza al popolo ucraino e prego per le vittime delle violenze, per i loro familiari e per i feriti". BRUXELLES VERSO LE SANZIONIIl precipitare della situazione in Ucraina ha spinto l'alto rappresentante per la Politica estera dell'Ue, Catherine Ashton, a convocare una riunione dei ministri degli Esteri dei Ventotto per giovedì alle 14, a Bruxelles. Sul tavolo del Consiglio straordinario, la proposta di Germania e Polonia, sostenuta dalla stessa Ashton e dal presidente della Commissione Ue, José Manuel Barroso, per un pacchetto di sanzioni mirate contro i responsabili delle violenze e in particolare la leadership politica di Kiev. Nei mesi scorsi, le ipotesi di sanzioni erano state scartate dai Ventotto, che avevano finora puntato sul dialogo e la cooperazione con il governo ucraino e l'opposizione.Il presidente della Commissione Ue Josè Manuel Barroso ha chiamato il presidente ucraino Viktor Yanukovich per esprimergli tutto il suo "sgomento" e lo "choc" per gli ultimi scontri a Kiev. Barroso ha chiesto "un'immediata fine delle violenze e ha condannato fermamemte l'uso della forza per risolvere la crisi politica", richiamando "la specifica responsabilità del governo ucraino per evitare la violenza e rispettare i diritti umani e le libertà fondamentali".La cancelliera tedesca Angela Merkel nel corso di una conferenza stampa congiunta a Parigi con il presidente francese François Hollande punta a "sanzioni mirate e graduali" da parte dell'Unione europea nei confronti dei responsabili delle violenze in Ucraina. L'ALLARME DI EMMA BONINO"La gravità degli scontri in corso a Kiev - afferma il ministro degli Esteri Emma Bonino - pone il popolo ucraino di fronte a una situazione drammatica, di una violenza inaccettabile che come europei condanniamo con estrema fermezza. È con massima preoccupazione che va considerato, e scongiurato, il rischio concreto di una guerra civile alle porte dell'Unione europea".LE REAZIONI DI USA E RUSSIAGli Stati Uniti hanno invitato il presidente Yanukovich a darsi da fare per "mettere fine" alle violenze. "Siamo atterriti", ha riferito Laura Lucas Magnuson, portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, "e sollecitiamo il presidente ucraino a frenare l'escalation in piazza Indipendenza". Il segretario di Stato John Kerry ribadisce che gli Stati Uniti stanno "valutando sanzioni" contro il governo di Kiev. La Russia accusa i paesi occidentali. Il ministero degli Esteri di Mosca, in un comunicato, sottolinea che "ciò che sta succedendo è una diretta conseguenza della politica di connivenza fra i politici occidentali e le agenzie europee, che hanno chiuso gli occhi di fronte alle azioni aggressive delle forze radicali ucraine fin dall'inizio della crisi". Secondo il Cremlino, "l'opposizione non controlla più la situazione tra le sue fila".L'APPELLO DI BUBKAIl dramma di Kiev ha avuto un'eco a Sochi, dove sono in corso i Giochi olimpici invernali. "Sono scioccato per quanto sta avvenendo nel mio paese, in particolare per il fatto che le violenze hanno avuto luogo durante le Olimpiadi. Faccio un appello a tutte le parti: si ricordi la tradizione della tregua olimpica di deporre le armi". Sergei Bubka, ex campione dell'asta ora presidente del comitato olimpico ucraino esprime in un tweet "il cordoglio per le vittime" degli scontri avvenuti a Kiev.

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