sabato 22 novembre 2014
​La denuncia arriva dal ministro della Difesa, ma non ci sono conferme. Intanto si continua a morire. Il ministro russo Lavrov invece accusa l'Occidente di volere destabilizzare Mosca.
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Tensione sempre alta in Ucraina. Il governo di Kiev denuncia la presenza di 7.500soldati russi nel sud est del Paese. Ad affermarlo, con una certa enfasi, è il ministro della Difesa ucraino Stepan Poltorak, in un comunicato pubblicato sul sito internet ufficiale del dicastero. Al momento però nonci sono conferme di alcun genere. Inoltre, sempre secondo Kiev, quattro soldati ucraini sarebbero stati uccisi e 10 feriti nelle ultime 24 ore sempre nelle regioni orientali, martoriate dalla guerra a dispetto della tregua siglata a settembre. Mentre dalla regione filorussa di Lugansk si fa sapere che un uomo di 60 anni è stato ucciso in un bombardamento con colpi di mortaio sulla città di Zolotè. In ogni caso, appare evidente che gli scontri continuino con il loro triste bagaglio di morti e feriti. Sul fronte diplomatico al momento non si vedono schiarite significative. Il ministro degli Esteri russo, Serghiei Lavrov, accusa l'Occidente di volere destabilizzare il governo russo. Le sanzioni occidentali contro Mosca, afferma Lavrov, per la crisi ucraina hanno l'obiettivo di provocare "un cambiamento di governo" in Russia. Inoltre secondo il ministro le dichiarazioni sull'isolamento della Russia "non meritano neanche di essere discusse". Lavrov lo ha detto rispondendo indirettamente alla minaccia lanciata ieri da Kiev dal vice presidente Usa Joe Biden di "un più grande isolamento" in caso di "un'ulteriore escalation del conflitto" nel sud-est ucraino. "Certo - ha proseguito Lavrov - la nostra economia è danneggiata dalle sanzioni, ma solo a costo di danni alle economie dei paesi che le hanno introdotte".
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