lunedì 31 agosto 2015
​I nazionalisti, contrari alla riforma costituzionale che concede l'autonomia all'Est russofono, hanno dato vita a duri scontri davanti al Parlamento. Un poliziotto ucciso da una bomba. Molti i feriti. 
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Il Parlamento ucraino ha adottato in prima lettura il progetto di riforma costituzionale, approvando gli emendamenti presidenziali, che concede una maggiore autonomia ai territoriali orientali russofoni in mano ai ribelli. La decisione, con 265 deputati a favore sui 226 richiesti, è stata accompagnata da proteste dentro il Parlamento e violenti scontri al di fuori dell'edificio tra manifestanti nazionalisti e di estrema destra con la polizia. Gli estremisti hanno dato vita a durissime proteste e scontri fuori del Parlamento di Kiev. C'è stata anche un'esplosione, pare una granata lanciata contro le forze dell'ordine che ha ucciso un poliziotto e provocato decine di feriti. Nel complesso gli uomini delle forze dell'ordine rimasti feriti in questa giornata sono un centinaio. Intanto il Donbass "boccia" gli emendamenti costituzionali approvati oggi in prima lettura dal parlamento ucraino per dare maggiore autonomia alle regioni ribelli. "Non riconosciamo quanto sta accadendo ora alla Rada perché sappiamo per certo che gli emendamenti proposti da Poroshenko sono solo un'imitazione degli accordi di Minsk-2", ha dichiarato Denis Pushilin, negoziatore dell'autoproclamata repubblica di Donetsk.
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