sabato 26 settembre 2015
​Salah Al-Maskhout è stato aggredito da un commando a Tripoli. Accuse all'Italia. La Farnesina: nessun coinvolgimento. Fonti riservate Nato: nessuna operazione nel Paese. Guerra locale agli scafisti.
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​​Il principale boss del traffico di esseri umani a Zuwara, in Libia, è stato ucciso ieri a Tripoli insieme a otto suoi miliziani. Lo riferiscono i media locali, tra cui il sito di Libya Herald. L'uomo, Salah Al-Maskhout, ex ufficiale dell'esercito libico nell'era Gheddafi, è stato ucciso da uomini armati, probabilmente "professionisti", scrive il Libya Herald. Secondo i media libici, Maskhout era andato a visitare alcuni parenti nei pressi del Medical Centre di Tripoli, accompagnato dalla sua scorta. Il convoglio è stato fermato da uomini armati, "almeno 4". Poi è scoppiata una sparatoria, i 4 "armati solo di pistole" hanno colpito Maskhout e ucciso altre 8 guardie del corpo. Libya Herald sottolinea che gli uomini di Maskhout erano "armati di AK47" e che dunque il team che li ha uccisi era composto "probabilmente da professionisti". Zuwara è la cittadina portuale teatro della strage di centinaia di migranti, lo scorso mese, naufragati su un barcone a poca distanza dalla costa. Le tragiche immagini dei cadaveri dei bimbi sul bagnasciuga hanno fatto il giro del mondo. Le milizie locali hanno dichiarato una vera e propria "guerra" ai trafficanti, con il sostegno della gran parte della popolazione.  Accuse all'Italia, la Farnesina smentisce. Il presidente del Parlamento parallelo di Tripoli, Nouri Abu Sahmain, ha accusato le forze speciali italiane di essere dietro all'uccisione di Salahal-Mashkout, considerato uno tra i più importanti boss del traffico di migranti in Libia. La notizia è resa nota dal quotidiano britannico "The Guardian". La Farnesina e il ministero della Difesa hanno smentito "categoricamente la notizia di  qualsiasi coinvolgimento di forze specialiitaliane in Libia". La Nato: in Libia non abbiamo forze speciali. Anche fonti riservate della Nato hanno negato che forze alleate possano essere state implicate nell'odierna eliminazione in Libia di Salah al-Mashkout, considerato uno tra i più importanti boss del traffico di migranti, ucciso a Tripoli insieme agli otto uomini della sua scorta. Le stesse fonti, citate dal quotidiano britannico 'The Guardian', al riguardo hanno ricordato che nel Paese nord-africano l'Alleanza Atlantica non ha più condotto alcuna operazione a carattere militare fin dal 2011, dopo la caduta del regime di Muammar Gheddafi
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