martedì 28 luglio 2015
Erdogan: determinati nella lotta a estremisti curdi e jihadisti dell'Is. La Nato: solidarietà ad Ankara, ma la "no fly zone" sul nord della Siria è affare di Washington.
Il vicario di Aleppo: così aumentano confusione e violenza
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F-16 turchi hanno bombardato tre postazioni dei curdi del Pkk nel sudest della Turchia, nella provincia di Sirnak. Lo riferisce l'agenzia ufficiale Anadolu citando un comunicato dei militari di Ankara. L'attacco, si precisa, arriva dopo un nuovo conflitto a fuoco nella regione, che confina con l'Iraq. Erdogan: avanti nella lotta al terrorismo. La Turchia "non farà alcun passo indietro nella lotta al terrorismo" e le operazioni contro i jihadisti dell'Is e le milizie estremiste curde "proseguiranno con la stessa determinazione". Il presidente, Recep Tayyp Erdogan, in partenza per la Cina, ha mostrato i muscoli, assicurando che Ankara sconfiggerà ogni forma di terrorismo e chiudendo a una ripresa dei negoziati di pace con con separatisti curdi del Pkk.La Nato: solidarietà a Ankara, ma niente di più. A Bruxelles si sono riuniti, su richiesta della Turchia, gli ambasciatori dei Ventotto Paesi Nato che hanno espresso la piena solidarietà ad Ankara per la minaccia terroristica che riguarda tutti gli Stati membri. Il segretario generale, Jens Stoltenberg, ha chiarito che le autorità turche "non hanno chiesto alla Nato un'ulteriore presenza militare in Turchia". Inoltre ha sottolineato che l'Alleanza "non è coinvolta" nella creazione di una zona cuscinetto in Siria per proteggere i profughi. "È una questione bilaterale tra la Turchia e gli Stati Uniti", ha spiegato, riferendosi alla creazione di una "zona sicura" nel nord della Siria, lungo la frontiera con la Turchia, che sarebbe stata concordata tra Washington e Ankara.«Siamo sotto attacco, la Nato ci difenda». Erdogan si è detto certo della disponibilità dell'Alleanza di adottare tutti i provvedimenti necessari. "Se un Paese membro Nato è sotto attacco, l'Alleanza deve sostenerlo in ogni modo", ha ricordato Erdogan, citando l'articolo 5 del Trattato Nord-Atlantico che prevede l'intervento degli Stati membri se uno dei Paesi dell'Alleanza è sotto attacco. "Al momento, la Turchia è sotto attacco, sta esercitando il proprio diritto di difendersi e lo farà fino alla fine", ha assicurato Erdogan, "ma quello che stiamo dicendo è che deve esserci un obbligo per la Nato e chiediamo alla Nato di essere preparata".«Revocare immunità ai deputati legati ai terroristi». Obiettivo dell'offensiva anti-terrorismo della Turchia continuano a essere anche le milizie curde del Pkk. Il presidente ha avvertito che è impossibile continuare il processo di pace e ha chiesto che ai deputati con legami con "gruppi terroristici" venga revocata l'immunità parlamentare: "Per noi è impossibile continuare il processo di pace con chi ha preso di mira la nostra unità e coesione nazionale".Allerta attentati a Istanbul. Intanto, le autorità turche hanno lanciato un'allerta per la possibilità di attentati sui mezzi pubblici a Istanbul, in particolare per alcune stazioni della metropolitana. Un allarme rilanciato dalle cancellerie europee, con segnalazioni anche sul sito Viaggiare sicuri della Farnesina e su quello del Foreign Office.
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