lunedì 24 novembre 2014
​​Si profila il ballottaggio tra il presidente uscente Marzouki e il più votato Essebsi. L'incognita del partito islamico.
COMMENTA E CONDIVIDI
​Sarà un secondo turno a decidere molto probabilmente le presidenziali tunisine. È questo lo scenario che si delinea dopo la storica domenica di voto in Tunisia, una giornata a forte valore simbolico perché la prima elezione presidenziale dopo la rivoluzione. L'affluenza alle urne ha superato il 64 per cento. In base ai risultati non ancora definitivi, il candidato del partito di Nidaa Tounes, Caid Essebsi, andrà al ballottaggio con il presidente uscente Mouncef Marzouki.Essebsi avrebbe ottenuto il 42,7 per cento delle preferenze contro il 32,6 per cento di Marzouki. Al terzo posto, Hama al Hamami con il 9,5 per cento, seguito da Salim al Rihi con il 6,7 per cento e Hashmi al Hamdi con il 3,9 per cento. Questi risultati non sono ancora stati confermati dalla Commissione elettorale in via ufficiale ma sono il frutto delle proiezioni condotte dalle società di sondaggio tunisine.La domenica elettorale si è svolta senza incidenti di rilievo grazie anche all'imponente apparato di sicurezza messo in campo dalle autorità tunisine. Si tratta di un voto importante per delineare i futuri assetti politici del paese, travagliato da crisi economica e ombre del terrorismo islamico. I partiti avevano posticipato al momento dell'elezione del Presidente della Repubblica l'annuncio delle loro alleanze di governo. Fondamentale a questo punto sarà vedere l'atteggiamento al ballottaggio del secondo partito del Paese, l'islamico Ennhadha, che non avendo presentato un suo candidato alle presidenziali e non essendo riuscito a trovare un nome "consensuale" da appoggiare, aveva lasciato liberi i suoi elettori.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: