mercoledì 25 marzo 2015
Ancora latitante il terzo esecutore. Hollande e Renzi alla grande marcia di domenica.
Tunisi val bene Parigi di Marco Tarquinio
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Le autorità tunisine hanno arrestato il capo della cellula terroristica che una settimana fa ha sferrato l'attentato al Museo del Bardo a Tunisi uccidendo 21 persone, tra cui 20 turisti stranieri (quattro gli italiani). Lo ha annunciato il segretario di Stato per la sicurezza tunisina, Rafik Chelli, in un'intervista al quotidiano al-Maghreb. Chelli ha anche spiegato che la cellula terroristica era composta da 16 uomini, tra cui due combattenti di ritorno dalla Siria. Della cellula facevano parte Jaber Kachnaoui e Yassine Abidi, che materialmente hanno condotto l'attacco al museo e che sono stati uccisi dagli uomini della sicurezza di Tunisi. Ancora latitante il terzo autore della strage, Maher Kaidi. Rafforzati i controlli. L'attentato al Parlamento e al Museo del Bardo di Tunisi organizzato da jihadisti legati allo Stato islamico ha spinto le autorità del paese nordafricano a istituire una cellula di crisi presieduta dal capo del governo, Habib Essid per coprire in maniera più efficace le zone maggiormente interessate dall'afflusso turistico, nonché dagli eventi che in questi giorni si svolgono nella capitale. Da martedì è in corso nella capitale il Forum sociale mondiale.

Manifestanti al Forum sociale mondiale Una marcia contro il terrore. Domenica si terrà a Tunisi una marcia internazionale contro il terrorismo. Lo slogan è: "Le monde est Bardo". Attese molte personalità a livello mondiale, tra cui il presidente francese François Hollande. Anche Matteo renzi ha confermato la sua partecipazione. L'evento vuole essere un messaggio forte al mondo per affermare la volontà della Tunisia di superare gli avvenimenti del Bardo e sconfiggere il terrorismo.
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