giovedì 3 luglio 2014
​Il viceministro degli Esteri, Lapo Pistelli, in visita a Khartum l'ha incontrata. E ha perorato la sua causa in tutti gli incontri istituzionali. La presidente di Italians for Darfur: domenica sarò da lei insieme a un pediatra. VAI AL DOSSIER
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Durante una visita a Khartum, il vice ministro degli Esteri, Lapo Pistelli, ha incontrato Meriam Ibrahim, la 27enne cristiana condannata a morte per apostasia e poi assolta dalla Corte d'appello sudanese. L'ha trovata "in buone condizioni fisiche e di spirito", anche se "naturalmente provata da questa esperienza". "Le ho assicurato il massimo impegno del governo italiano a seguire la vicenda fino alla sua conclusione, ciò che conto possa avvenire molto a breve", ha riferito Pistelli. "Abbiamo scelto la strada, che si è rivelata vincente, della discrezione e del dialogo".Nell'ambito della sua visita, la più alta in livello realizzata da un esponente governativo italiano e dell'Unione Europea in Sudan da quasi tre anni, Pistelli ha sollevato la questione della liberazione di Meriam in tutti i suoi incontri a livello istituzionale. Ne ha parlato con il primo vicepresidente Bakri Hassan Saleh, con il ministro degli Esteri Ali Karti e con l'assistente presidenziale Ibrahim Ghandoor. "Tutti mi hanno manifestato disponibilità a collaborare a una positiva e, ripeto, molto celere soluzione del caso".Presto sarà in Sudan anche la presidente dell'ong Italians for Darfur, Antonella Napoli. "Ho parlato con lei e Daniel, che ha tradotto per me dall'inglese all'arabo - informa - e ho chiesto se potevo portare con me un pediatra che visitasse Maya per capire quali siano state le conseguenze del parto e se possano in futuro impedirle di camminare. Domenica sarà una giornata importante, non solo abbraccerò Meriam, Daniel e i loro bambini ma farò in modo, se dalla visita risultasse davvero che la bimba ha riportato danni alla nascita, di aiutarli in ogni modo".
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