sabato 10 marzo 2012
Il tecnico è stato colpito da quattro colpi di arma da fuoco, mortale quello alla testa. Riserbo, rispetto e silenzio: lo chiede la sua famiglia. Le esequie a Gattinara (Vercelli), dove nell'aula del Consiglio comunale è stata allestita la camera ardente. Il rapimento di un altro ingegnere italiano è stato sventato ad Asaba.
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È stato colpito da quattro colpi di arma da fuoco Franco Lamolinara, durante il blitz in Nigeria. Mortale il colpo alla testa. Ne ha dato notizia Paolo Arbarello, responsabile dell'Istituto di medicina legale dell'Università La Sapienza di Roma dopo l'autopsia.LUNEDI' I FUNERALI A GATTINARARiserbo, rispetto e silenzio: lo chiede la famiglia di Franco Lamolinara, ucciso con il britannico Christopher McManus durante un blitz anglo-nigeriano giovedì a Sokoto. La famiglia lo chiede attraverso i parenti e gli amici più stretti che continuano a sostenere la moglie Anna, e la figlia, Nicole, nella casa di Gattinara (Vercelli). Il figlio Mattia è andato a Roma con gli zii ad accogliere la salma del padre al suo ritorno inItalia. Tra parenti e amici è trapelato qualche segno di disagio, quasi un po' di disappunto nei riguardi di qualcuno che non è rimasto completamente fedele alla linea della riservatezza e del silenzio scelta dalla famiglia, presentando anche rapporti di amicizia in realtà meno profondi di quanto raccontato.Sicuramente ai funerali di lunedì, nella parrocchia di San Pietro, in centro a Gattinara, ci saranno migliaia di persone, anche i tanti che finora non sono andati personalmente da Anna e i suoi figli nella loro casa in via Manzoni, alla periferia del paese. E migliaia renderanno omaggio all'ingegnere amato da tutti nella camera ardente allestita nell'aula del Consiglio comunale di Gattinara. La camera ardente sarà aperta domenica alle dieci e spero solo - dice un amico che non vuole essere citato - che ci sarà il modo di un vero raccoglimento, quello di cui questa famiglia ha bisogno. Questa - aggiunge l'uomo - è una morte che ha toccato il cuore dellepersone e dello Stato, che vorrà essere presente, senza dimenticare lo strazio e l'intimità di una tragedia come questa. Dopo i funerali, Franco Lamolinara verrà seppellito nel cimitero di Gattinara.
 
LA SALMA GIUNTA IN ITALIA
La salma dell'ingegner Franco Lamolinara, l'ostaggio ucciso nel blitz di giovedì scorso nel nord della Nigeria, è arrivata in Italia. L'aereo dell'Aeronautica Militare che l'ha trasportata è atterrato all'aeroporto militare di Ciampino alle 13.45. Sulla pista, accanto ad alcuni familiari dell'ingegnere, presente il ministro della Difesa, Giampaolo Di Paola. Tra i familiari, che hanno chiesto discrezione da parte dei reporter e dei cineoperatori, la sorella Angela ed uno dei due figli dell'ingegnere piemontese, Mattia. La salma verrà all'istituto di medicina legale dove, su disposizione del pm della procura di Roma, Francesco Scavo, verrà effettuata l'autopsia.SVENTATO UN ALTRO RAPIMENTO DI UN INGEGNERE ITALIANO IN NIGERIAIl rapimento di un ingegnere italiano è stato sventato ad Asaba, nel delta del Niger. Lo rende noto il quotidiano online la Vanguard. L'ingegnere in questione si chiama Renzo Galvagni, ma non vengono precisate né l'età né la sua città di origine. È in buone condizioni secondo la polizia. Secondo il quotidiano indipendente di Lagos, il portavoce della polizia locale, Charles Muka, ha confermato l'arresto di uno dei presunti rapitori, venerdì, all'indomani del tentativo di sequestro, ad Asaba. Secondo Muka, Galvagni è stato salvato da una pattuglia di polizia proprio mentre l'uomo poi arrestato ed i suoi complici, che sono in fuga, stavano tentando di farlo salire con la forza su un'automobile. Il portavoce ha aggiunto che l'ingegnere italiano si trovava al volante di una Toyota Hilux. Dopo averlo fatto scendere dall'auto, i rapitori hanno preso il pick-up, poi ritrovato in una città vicina, Ugbolu. "Abbiamo arrestato uno dei responsabili del tentativo di rapimento - ha detto Muka - e ci ha anche confessato i nomi dei suoi complici. Siamo sulle loro tracce, verranno arrestati tra poco".LE POLEMICHE TRA ITALIA E GRAN BRETAGNANon vogliamo accettare che "illazioni o diatribe" interne "si sviluppino sulla pelle di nostri connazionali a rischio", ha detto il ministro degli Esteri Giulio Terzi rispondendo ad una domanda sul sequestro di Rossella Urru e altri episodi che hanno coinvolto italiani, come nel caso degli ostaggi uccisi in Nigeria. Per Fini "sarebbe davvero grave" se qualcuno dalle vicende indiane e nigeriane "traesse spunto per imbastire delle polemiche strumentali nei confronti del governo".Intanto l'opposizione laburista ha chiesto una presa di posizione del governo di David Cameron ai Comuni alla luce delle dichiarazioni del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano sul raid delle forze speciali britanniche in Nigeria. "Date le dichiarazioni del presidente italiano è importante che il governo britannico chiarisca la sua posizione", ha detto il ministro degli esteri ombra Douglas Alexander.Il primo ministro britannico David Cameron ha ordinato il raid per liberare Chris McManus e Franco Lamolinara perché i sequestratori stavano per ucciderli e gettare i loro cadaveri nel deserto. Lo scrive il Daily Telegraph. I rapitori temevano che un blitz fosse imminente dopo che Abu Muhammad, uno dei loro capi, era scomparso. Muhammad era stato arrestato martedì e aveva rivelato l'ubicazione degli ostaggi e i numeri di cellulare della banda che li teneva prigionieri. Le intercettazioni hanno mostrato che i rapitori erano agitati, pronti ad uccidere e a scappare nel vicino Niger. La banda, scrive il Telegraph, pur essendo collegata a gruppi terroristi conosciuti, potrebbe aver agito da sola. Secondo fonti nigeriane citate dal giornale britannico i rapitori avrebbero deciso che McManus e Lamolinara erano diventati "un peso" e c'era la possibilità di essere "venduti" ad al Qaida. "I rapitori temevano che sarebbero stati arrestati e che avrebbero fatto meglio a liberarsi degli ostaggi e scappare in Niger. Erano pronti a muoversi giovedì mattina. Sarebbero passati oltre il confine, avrebbero ucciso gli ostaggi, scaricato i corpi, e scappati nel deserto".Dopo l'inizio del raid delle forze speciali britanniche e nigeriane a Sokoto Chris McManus e Franco Lamolinara sono stati sospinti nel bagno del compound dai rapitori e uccisi a bruciapelo. Lo ha raccontato al Times una donna di nome Hauwa, la moglie 31enne di un custode che ha perso la vita nello scontro a fuoco. Hauwa potrebbe essere l'ultima persona, oltre ai membri della gang, che ha visto vivi di due ostaggi. "Erano nel salone del compound quando le mura sono state scosse da una esplosione, e due rapitori sono rimasti uccisi da proiettili entrati nella stanza", ha raccontato la donna: "Lo scontro a fuoco si intensificava e due degli uomini hanno spinto gli ostaggi nel bagno. Ho sentito dei colpi e sono scappata. Non so come sono sopravvissuta".
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