lunedì 29 settembre 2014
Bombe su Mosul. In Siria i jihadisti stringono d'assedio Kobane, sul confine turco. Ankara schiera i carri armati. Bombardato l'ingresso della più grande centrale a gas, controllata dai miliziani.
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 I jet britannici hanno compiuto oggi il primo raid in Iraq, vicino a Mosul, nel nord del Paese, secondo l'agenzia irachena Nina. Citando fonti mediche locali, la Nina afferma che nove jihadisti dello Stato islamico (Isis) sono rimasti uccisi nell'attacco, sul villaggio di Sada, a nord di Mosul. Siria, Kobane sotto assedio. Intanto i miliziati sunniti sono a soli 5 chilometri dalla cittadina curdo-siriana di Kobane (o Ain al-Arab), nei pressi del confine turco. Dall'altro lato della frontiera, i carri armati turchi hanno preso posizione su una collina. Secondo il quotidianoHurriyet, almeno 15 carri armati hanno preso posizione, con i cannoni puntati verso il territorio siriano, nei pressi di una base militare a nordest di Ain al-Arab. L'autocritica di Obama. Il presidente americano ha bacchettato i suoi servizi di intelligence per aver sottovalutato l'Isis e i suoi progressi in Siria, Paese divenuto "l'epicentro per i jihadisti di tutto il mondo". Errori, secondo Obama, ci sono stati anche sul fronte iracheno. "Abbiamo sopravvalutato la capacità dell'Iraq si combattere gli estremisti", ha affermato il presidente Usa in un'intervista a 60 Minutes. Proprio le forze irachene hanno respinto un attacco dell'Isis a 40 chilometri da Baghdad, in una battaglia durata cinque ore, con le tribù sunnite che hanno aiutato le forze filo-governative irachene. Raid sulla più grande centrale a gas. I caccia della coalizione internazionale hanno bombardato l'ingresso della più grande centrale a gas della Siria, controllata dall'Isis. "Per la prima volta è stato colpito l'ingresso e l'area di preghiera dell'impianto Coneco", ha riferito l'Osservatorio siriano per i diritti umani, in quello che appare come un monito ai miliziani jihadisti perché abbandonino la centrale. Nell'attacco sarebbero rimasti feriti alcuni miliziani. Finora i raid in territorio siriano avevano preso di mira le basi jihadiste e le raffinerie improvvisate create dagli uomini dell'Isis. L'impianto gasiero Coneco si trova nell'est della Siria, vicino al confine con l'Iraq, nella provincia ricca di petrolio di Deir Ezzor. Coneco produce elettricità per sei province ed è l'unico impianto gasiero ancora in funzione nella Siria orientale.Al Nusra minaccia. Si susseguono intanto, dopo quelle di sabato, le minacce del Fronte al Nusra, ramo siriano di al-Qaida. A parlare, questa volta (ed è la prima in un audio postato su internet) è Abu Nohammad al-Julani, capo dell'organizzazione, che ha avvisato i popoli occidentali che continuare i bombardamenti contro i jihadisti in Siria "porterà la guerra" nei loro Paesi. "I vostri dirigenti non saranno i soli a pagare il prezzo della guerra. Voi pagherete il prezzo più alto", ha tuonato rivolgendosi aicittadini dell'Occidente.
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