sabato 10 settembre 2016
Siria, ecco tutte le incognite dell'intesa Usa-Russia
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Ecco tutte le incognite dell'intesa Usa-Russia per una tregua in Siria.La reazione del Daesh. Anche in passato, nella tregua di febbraio, ma anche nei precedenti tentativi di cessate il fuoco in cinque anni di guerra, il Daesh ha sempre approfittato per colpire duramente, soprattutto nelle zone controllare dal governo e in particolare a Damasco. Inevitabile che anche in questo caso copra con l’iperattività una situazione sul terreno di reale difficoltà, mentre Abu Bakr al-Baghdadi vede minacciata anche la capitale del suo autoproclamato Califfato: Raqqa. L’Iran e gli altri attori. Teheran, ma anche le propaggini saudite e le milizie che hanno cambiato spesso padrone restano elementi incontrollati di questo accordo: saprà Mosca tenere a bada gli Hezbollah, gli americani saranno così forti da riconquistare “fiducia” soprattutto presso le milizie curde che soffrono l’azione della Turchia e temono un ulteriore allontanamento degli Usa? La Turchia. Ankara è il vero elemento di attualità e per questo può avere un effetto “dirompente”. Da settimane i reparti corrazzati stanno costruendo una zona cuscinetto, creando di fatto un'area de-sirianizzata e senza la presenza di milizie legate al Daesh. Un obiettivo ormai non più celato da Erdogan che utilizza la presenza dei suoi uomini oltreconfine anche per regolare i conti con le milizie curde, soprattutto quelle che fanno riferimento al Pkk. Risponderà, il sultano di Ankara, alle richieste di Putin con il quale sembra aver ritessuto grandi rapporti di interesse geopolitico e di amicizia?L'assedio di Aleppo. La “città martire” ha vissuto, soprattutto nell’ultimo periodo, un rimescolamento delle posizioni. Con i combattimenti che hanno segnato il controllo o la perdita delle zone della metropoli da parte del Daesh, dei ribelli anti-Assad e delle forze governative. Con un ruolo chiave giocato dai russi e dalle forze aeree che hanno messo in campo, a partire dall’incremento di mezzi nella base di Tartus. Questa “presa di posizione” dei vari contendenti sarà utile o nefasta al cessate il fuoco e al successivo, auspicabile, periodo di collaborazione tra le forze di intelligence russe e statunitensi contro il Daesh?
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