mercoledì 2 settembre 2015
Altrimenti conversione o esilio. Nella località, vicina ad Homs, lo scorso 7 agosto erano state sequestrate decine di famiglie cristiane.
COMMENTA E CONDIVIDI
I jihadisti del sedicente Stato islamico (Is) avrebbero imposto ai cristiani di al-Qaryatain, nella provincia siriana di Homs, di pagare una tassa, la "jizya", o convertirsi all'islam o lasciare l'area. Lo denuncia sul suo sito web l'Osservatorio siriano per i diritti umani, che cita "fonti attendibili". Stando alle fonti dell'Osservatorio, ong con sede in Gran Bretagna legata agli attivisti delle opposizioni, nelle ultime 48 ore sarebbero state consegnate somme di denaro ai jihadisti. L'Is, secondo le denunce, avrebbe sequestrato i documenti dei cristiani. Lo scorso 7 agosto gli attivisti avevano denunciato il "sequestro" da parte dei jihadisti di "decine di famiglie cristiane" di al-Qaryatain.Il 21, poi, l'Osservatorio ha dato notizia della distruzione da parte dell'Is del monastero di Mar Elian ad al-Qaryatain, a sud di Homs sulla strada verso il sito archeologico di Palmira. Nel monastero di Mar Elian nel maggio scorso è stato rapito padre Jacques Murad, priore del monastero. Il luogo di culto, alla periferia di al-Qaryatain, rappresenta una filiazione del monastero di Deir Mar Musa al Habashi, rifondato dal gesuita italiano Paolo Dall'Oglio, rapito il 29 luglio 2013 mentre si trovava a Raqqa nel nord della Siria.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: