mercoledì 7 gennaio 2015
Negoziato un accordo tra società e residenti per il grave inquinamento provocato da due fuoriuscite di petrolio nel 2008. Dei 70 milioni di euro, 2.800 euro andranno a ciascuno dei 15.600 abitanti del delta del Niger.
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​Megarisarcimento di 55 milioni di sterline (circa 70 milioni di euro) dalla Royal Dutch Shell ai contadini e ai pescatori del Delta del Niger per l'inquinamento provocato da due gravi perdite dei suoi oleodotti petroliferi nel 2008. A quanto riferiscono gli avvocati londinesi dello studio Leigh Day, che hanno negoziato l'accordo con la Spdc, sussidiaria nigeriana del colosso anglo-olandese, verranno versati circa 2.800 euro a testa a 15.600 abitanti dei villaggi del Delta del Niger. Altri 20 milioni di sterline finiranno in un fondo per le comunità locali, da utilizzare per progetti come cliniche e scuole.
La Shell ha ammesso che le fuoriuscite sono state causate dai difettidegli oleodotti, ma ha aggiunto che gran parte dell'inquinamento èdovuto a furti e sabotaggi. L'avvocato Martyn Day, che rappresenta lacomunità Bodo, della regione di Ogoniland, si è però detto"profondamente deluso" del fatto che ci siano voluti sei anni perchiudere la vicenda.Si tratta comunque del più grande accordo del genere raggiunto fuori dai tribunali in Nigeria, anche se la somma è molto più bassa dei 300 milioni di sterline richiesti inizialmente dagli abitanti. È la prima volta che un risarcimento del genere verrà pagato direttamente a singoli residenti di una comunità; finora simili risarcimenti venivano infatti gestiti dalle autorità nigeriane e poi dai leader locali, incaricati a distribuire il denaro tra gli abitanti. Shell aveva accettato dall'inizio che le fuoriuscite di petrolio a Bodo erano state causate dalle cattive condizioni e mancata manutenzione degli oleodotti.
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