mercoledì 17 settembre 2014
​Giovedì il referendum sull'indipendenza: nei sondaggi lieve vantaggio del "no", ma ancora tanti indecisi. Niente exit-poll, i risultati venerdì mattina.
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SCHEDA Ecco cosa cambierebbe con l'indipendenza
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Una Scozia al bivio, in cui sono ancora tanti gli indecisi, voterà giovedì al referendum per decidere se rompere tre secoli di unione con la Gran Bretagna. I due fronti si sono mobilitati in una caccia all'ultimo voto, con i sondaggi che danno lievemente avanti i "no". Ma regna l'incertezza. Tre nuovi sondaggi sulle intenzioni di voto hanno indicato che il no sarebbe avanti con il 52% e il sì fermo al 48%, con ancora però tanti indecisi. Nel frattempo la polizia scozzese ha escluso che il referendum possa essere accompagnato da disordini, uno spettro evocato anche dal leader euroscettico Nigel Farage.Il premier, David Cameron, ha ribadito che non si dimetterà se vinceranno i sì. Cameron ha ammesso comunque di sentirsi "nervoso" in vista di una consultazione che lui stesso ha avallato con l'accordo con il leader indipendentista Alex Salmond del 2012. La regina Elisabetta ha rinviato a venerdì il grande ballo annuale nella residenza scozzese di Balmoral per permettere al suo staff locale di recarsi alle urne. Il First minister Alex Salmond, leader del fronte del sì, ha voluto rassicurare che in caso di vittoria punterà a "un accordo di buon senso" con Londra perché la Scozia possa mantenere la sterlina in raccordo con la Banca d'Inghilterra.Intanto è sceso in campo Bill Clinton per sostenere una vittoria del no che invierebbe "un potente messaggio" di unità a "un mondo lacerato dai conflitti di identità", ovvero che "è possibile rispettare le differenze, pur vivendo e lavorando insieme". Con un chiaro riferimento al fronte interno e alle spinte indipendentiste interne, il premier spagnolo, Mariano Rajoy, ha avvertito che l'Unione europea offrirà "ben poche agevolazioni" a quei territori che si separano dagli Stati nazionali e che poi vorranno far parte dell'Ue. Rajoy ha ricordato che i processi di secessione sono "un siluro" che "mina" lo spirito dell'Ue, centrato sull'integrazione. In Scozia le urne allestite nei 5.579 seggi saranno aperte a partire dalle 7 (le 8 in Italia) e chiuderanno alle 22 (le 23 in Italia). È consentito anche il voto per posta. Gli elettori dovranno rispondere con un "sì" o un "no" al quesito: "La Scozia dovrebbe essere un Paese indipendente?".Il conteggio dei voti inizierà a partire dalla chiusura dei seggi e proseguirà per tutta la notte, Secondo le previsioni, l'annuncio ufficiale del risultato potrebbe avvenire tra le 6.30 e le 7.30 ora locale. Tuttavia, i primi dati provenienti dai 32 centri di scrutinio allestiti in tutta la Scozia potrebbero cominciare a trapelare già a partire dall'una del mattino di venerdì. Secondo quanto è stato annunciato, non sono previsti exit poll.
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