giovedì 2 agosto 2012
I ribelli siriani hanno bombardato la base aerea di Menagh, nel nord di Aleppo, da dove decollano gli elicotteri e i caccia governativi che in questi giorni hanno bombardato la città. Lo ha reso noto l'Osservatorio per i diritti civili. I ribelli avrebbero anche preso il controllo di un valico di frontiera con l'Iraq.
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I ribelli siriani hanno bombardato la base aerea di Menagh, nel nord di Aleppo, da dove decollano gli elicotteri e i caccia che attaccano la città. Lo ha reso noto l'Osservatorio siriano per i diritti umani. "L'aeroporto militare di Menagh è stato bombardato stamane da un carro armato precedentemente sequestrato dai ribelli", ha spiegato la Ong. Anche le Nazioni Unite hanno confermato che le forze di opposizione sono in possesso di armamenti pesanti e che i combattimenti ad Aleppo si stanno facendo sempre più violenti da quando i caccia dell'esercito hanno iniziato a bombardare la città.I ribelli siriani inoltre hanno preso il controllo di un altro posto di frontiera, questa volta al confine con l'Iraq. Lo riferisce l'inviato della tv panaraba al Jazira sul posto. Parlando da Al Qaim, località frontaliera irachena, Ayub Rida, inviato di Al Jazira, ha precisato che miliziani dell'Esercito libero (Esl, i ribelli) hanno preso il controllo del lato siriano del valico nella località siriana di Mamlaha, a pochi chilometri dalla cittadina Albukamal. Il valico era stato già teatro di scontri tra ribelli e governativi a fine luglio ma le forze fedeli al presidente Bashar al Assad avevano ripreso il controllo del punto di passaggio. La porosa frontiera tra i due Paesi è lunga più di 600 km ed è interrotta da quattro valichi ufficiali: quello di Albukamal-Qaim è il più importante poiché è attraversato dall'autostrada che collega la Siria alla capitale irachena Baghdad. INCURSIONE LEALISTA, 43 MORTI A SUD-OVEST DI DAMASCOÈ di almeno 43 civili uccisi il bilancio di un'incursione delle forze lealiste a Jdaidet Artouz, località della provincia occidentale siriana di Rif Dimashq, situata una ventina di chilometri a sud-ovest del centro di Damasco: lo hanno denunciato fonti dell'Osservatorio Siriano per i Diritti Umani, organizzazione dell'opposizione in esilio con sede in Gran Bretagna, secondo cui la strage risale a ieri. "Le truppe del regime sono entrate a Jdaidet Artouz e hanno arrestato un centinaio di giovani", si legge in un comunicato, "che sono stati poi condotti in una scuola e ivi torturati".LA FAO: IN TRE MILIONI HANNO BISOGNO DI AIUTITre milioni di siriani hanno bisogno di nutrimento e di aiuti per l'agricoltura, secondo quanto annuncia oggi la Fao. Secondo l'agenzia Onu, di questi tre milioni di persone, un milione e mezzo ha urgente bisogno di aiuto alimentare per i prossimi 3-6 mesi, in particolare nelle zone percorse dal conflitto.
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