martedì 23 settembre 2014
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Le proiezioni sono drammatiche: Ebola da qui al gennaio 2015 potrebbe infettare da 550mila a 1,4 milioni di persone solo nell'Africa Occidentale. La forbice è piuttosto ampia, ma il dato viene da una fonte attendibile, il Centro americano per il Controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc), con sede ad Atlanta. Il numero massimo di questa forbice, 1,4 milioni, è stato calcolato a partire da una considerazione sconfortante: il numero ufficiale dei contagiati dalla terribile febbre emorragica, così come comunicato dall'Organizzazione mondiale della sanità, è fortemente sottostimato. Se l'Oms nel suo ultimo bollettino di lunedì 22 settembre parla di 5.864, secondo gli esperti Usa in realtà i casi si devono moltiplicare per due volte e mezzo, quindi il numero dei malati raggiunge come minimo quota 20mila. Da qui le proiezioni del Cdc, che si basa su dati risalenti ad agosto, quando l'epidemia stava già diffondendosi nei Paesi dell'Africa occidentale ma non era ancora stato annunciato il piano straordinario degli Stati Uniti che prevede l'invio di 3mila soldati e la costruzione di 17 centri di cura e prevenzione sanitaria. Se si trova il modo di contenere il contagio tra la popolazione, dunque, si può sperare che il tetto di 1,4 milioni di contagiati non sarà mai raggiunto. "Azioni immediate ed estese - scrive il Cdc in una nota - come quelle che sono state già intraprese, possono portare l'epidemia a un punto critico per iniziare poi un rapido declino del contagio". Nel bollettino dell'Oms si specificava che tra i quasi 6mila contagiati, la metà (2.811) sono morti. L'epidemia, scoppiata in Guinea lo scorso anno, si è diffusa in altre quattro nazioni dell'Africa occidentale: Sierra Leone, Liberia e in misura minore Nigeria e Senegal.
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