lunedì 22 agosto 2016
​È il primo processo all'Aja contro un terrorista jihadista accusato di avere distrutto un patrimonio culturale mondiale. Lui si è riconosciuto colpevole e ha chiesto perdono al popolo del Mali
Distrusse i mausolei di Timbuctù, a processo
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Si è aperto oggi all'Aia il processo contro il jihadista Ahmad Al Faqi Al Mahdi, che si è dichiarato colpevole di aver distrutto mausolei classificati dall'Unesco patrimonio dell'Umanità a Timbuctù, in Mali. È del primo processo intentato contro un jihadista per la distruzione del patrimonio culturale, il primo legato al conflitto scoppiato nel 2012 in Mali e il primo in cui un imputato si dichiara colpevole davanti alla Corte penale internazionale (Cpi).
Il tuareg Ahmad Al Faqi Al-Mahdi è accusato di "attacchiintenzionalmente diretti" contro nove mausolei di Timbuctù econtro la porta della moschea Sidi Yahia, messi a segno tra il 30giugno e l'11 luglio del 2012. "Attaccare e distruggere siti e simboli culturali e religiosi delle comunità è un attacco alla loro storia - ha detto il procuratore Fatou Bensouda - a nessuna persona che distrugge ciò che incarna l'anima e le radici di un popolo dovrebbe essere consentito di sfuggire alla giustizia".

Dopo essersi riconosciuto colpevole davanti alla Corte penale internazionale dell'Aia (Cpi), il jihadista Ahmad Al Faqi Al Mahdi ha chiesto "perdono" al popolo del Mali: "Domando perdono e chiedo di essere condiderato come un figlio che ha smarrito la propria strada", ha detto il tuareg, aggiungendo di rammaricarsi per "il danno che le mie azioni hanno causato".

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