martedì 2 giugno 2015
Il Senato blocca le intercettazioni. Obama: scivolone irresponsabile. Niente proroga del Patriot Act.
Svolta garantista o anti-governo? di Andrea Lavazza
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Clamoroso, ma forse temporaneo, stop di uno dei più controversi programmi della National Security Agency, l’agenzia di intelligence interna americana, svelato al mondo due anni fa dall’ex talpa della stessa Nsa Edward Snowden. La sospensione della raccolta automatica di miliardi telefonate degli americani è stata provocata principalmente dall’ostruzionismo di Rand Paul, senatore repubblicano e candidato alla Casa Bianca, che è riuscito a bloccare il rinnovo di parti del Patriot Act, in particolare la sezione 215, fino alla loro scadenza automatica il 31 maggio. Ma a ben vedere la svolta è stata causata da un cambiamento a 180 gradi nella disponibilità degli americani di concedere ampi poteri al governo per garantire la loro sicurezza. Alle 19.44 di domenica la Nsa ha ufficialmente interrotto la raccolta dei dati, ha confermato un funzionario governativo. Nei prossimi giorni, forse domani, il Senato riprenderà l’esame di una legge alternativa al Patriot Act, il Freedom Act, nato dopo l’esplosione del Nsa-gate e già licenziato dalla Camera, che salva le capacità di sorveglianza, ma impone l’autorizzazione della magistratura, in modo da assicurare maggiore privacy ai cittadini. In compenso le compagnie telefoniche dovranno essere in grado di consegnare, dietro richiesta, i dati di specifici sospetti alle autorità. La legge rinnova tutti i poteri del Patriot Act necessari all’Fbi.La Casa Bianca ha duramente criticato il mancato accordo, denunciando questa impasse politica «irresponsabile». «Invitiamo il Senato ad assicurare che questo intervallo irresponsabile sia il più breve possibile», ha affermato il segretario della Casa Bianca, Joshua Earnest. Anche il numero uno della Cia, John Brennan, ha messo in guardia i parlamentari, avvertendo che la decadenza del Patriot Act rischia di esporre gli Usa ad attacchi terroristici. Gruppi come lo Stato islamico hanno seguito questi sviluppi «molto attentamente», ha detto. Tra i poteri scaduti vi è quello di intercettare a strascico i cosiddetti metadati: numeri di telefono del chiamante e del ricevente, orario e durata delle conversazioni, email e Sms, ma non il loro contenuto. Una sorveglianza capillare che, dopo il terremoto causato dalle rivelazioni di Snowden, aveva provocato il biasimo mondiale. E che, agli inizi di maggio, era stato giudicato illegale da un tribunale federale americano, che aveva stigmatizzato la raccolta indiscriminata di dati. Tra gli articoli non rinnovati vi è anche quello che permetteva di tracciare il nuovo numero di un sospetto senza mandato; i terroristi cambiano spesso numero per non essere individuati e ora gli 007 dovranno chiedere un’autorizzazione di un giudice ogni volta. Ugualmente decaduto è il potere di utilizzare gli strumenti di sicurezza nazionale contro i cosiddetti lupi solitari se non sono riconducibili a gruppi terroristici ben definiti, come al-Qaeda o Is. Va tuttavia segnalato che Fbi e Nsa potranno continuare a utilizzare la Sezione 215 nelle indagini iniziate prima della scadenza del primo giugno. Il maggiore responsabile dello stop, Rand Paul, la giudica «una grande vittoria» per il popolo americano, sottolineando che «la gente spesso usa la paura per indurci a rinunciare alle nostre libertà».
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