lunedì 16 novembre 2015
L'italiana Solesin, due sorelle tunisine, l'architetto marocchino sposatosi a Parigi...
"Valeria, il ruo ricordo ci accompagnerà": il Patriarca di Venezia
Quegli "altarini laici" a Parigi
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Ci sono i giovani del concerto rock (un eccidio: 82 morti), coppie, amici e persone che stavano lavorando tra le 129 vittime (sono oltre 90 i feriti gravi) delle stragi a ripetizione compiute dai terroristi venerdì sera a Parigi. Com'era prevedibile trattandosi di una capitale internazionale, non tutte le vittime sono francesi. Al momento solo 103 sono state identificate. Tra loro l'italiana Valeria Solesin, che si trovava al concerto rock al Bataclan con il fidanzato e un'amica. Ma c'erano anche cittadini belgi, tunisini, forse svedesi e britannici, mentre tra i feriti ci sono degli americani. Falcidiati in luoghi di svago, in una serata cominciata all'insegna della spensieratezza. Nella sala da concerto, al ristorante, al bar, per strada. Sorridono tutti nelle foto che i loro cari hanno postato sui social network.La vittima del kamikaze che si è fatto esplodere allo Stade de France è il cameriere di un bar. Stava servendo un panino, come racconta un sopravvissuto: "Ero di fronte al terrorista che si è fatto esplodere e il cameriere è stato spazzato via dall'esplosione. Il suo corpo giaceva davanti alla porta d'ingresso, la polizia ci ha impedito di uscire".Le due vittime belghe sarebbero una coppia di Liegi, Milko Jozic ed Elif Dogan. Alloggiavano vicino al Bataclan.  Vi sono anche due cittadini romeni, ha reso noto il Ministero degli Esteri di Bucarest.E due sorelle tunisine: Housa Ben Khalifa Saadi, 35 anni, e sua sorella Halima Ben Khalifa Saadi, 34. Originarie di Menzel Bourguiba, nel governatorato de Bizerte, in un Paese già tragicamente colpito dal terrorismo jihadista, erano arrivate a Parigi per festeggiare il compleanno di un'amica. Un loro fratello sarebbe sopravvissuto alla carneficina.C'è anche un architetto marocchino di 29 anni, originario di Rabat e sposatosi l'estate scorsa nella capitale francese: Amine Ibnolmobarak insegnava alla scuola di architettura di Parigi Ensa Malaquais. Stava cenando con la moglie al Carillon quando è avvenuto l'attacco. La giovane moglie è in ospedale. "Retweet per ritrovare Mathias e Marie", si legge su Twitter sotto la foto di una giovanissima coppia che si bacia sorridendo. Poco dopo, sotto la stessa foto, stavolta in bianco e nero: "La ricerca è finita, non ho più parole, solo lacrime. Mathias e Marie ci hanno lasciati".Sempre su Twitter, c'è la foto di un giovane avvocato, Valentin Ribet, che viene ricordato dalla London School of Economics dove si era laureato nel 2014 prima di trovare lavoro a Parigi. Appare felice, con il tocco della laurea in testa. "Una bruttissima notizia", si legge sul messaggio dell'ateneo britannico. "I nostri cuori sono pieni di tristezza".

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