martedì 24 novembre 2015
​L'uomo è paralizzato dalla vita in giù. La denuncia di Amnesty International: 300 esecuzioni nell'ultimo anno.
COMMENTA E CONDIVIDI
È prevista per domani in Pakistan l'esecuzione di un detenuto disabile, il 43enne pachistano Abdul Basit, paralizzato dalla vita in giù e condannato nel 2009 alla pena di morte per impiccagione per aver ucciso un uomo. Lo rende noto Amnesty International, che accusa Islamabad di stare per entrare "vergognosamente tra i peggiori giustizieri al mondo". L'esecuzione di Basit è già stata rinviata molte volte in quanto non esistono procedure per coloro che non possono stare in piedi sul patibolo. L'uomo si trova nel carcere centrale di Faisalabad, nella provincia orientale del Punjab. Secondo Amnesty, ha perso l'uso delle gambe in seguito a una meningite a causa delle condizioni disumane del penitenziario. La Commissione del Pakistan per i diritti umani ha scritto al primo ministro Nawaz Sharif per chiedere che l'esecuzione venga evitata. La scorsa settimana la madre aveva chiesto al presidente e al premier di intervenire concedendo una grazia che si basi su presupposti medici e umanitari. Amnesty ha documentato 299 esecuzioni in Pakistan da quando è stata revocato la moratoria sulla pena di morte dopo la strage condotta daitaleban in una scuola di Peshawar nel dicembre dello scorso anno. Solo a ottobre sono state eseguite 45 condanne a morte, ha reso noto Amnesty.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: