giovedì 8 maggio 2014
​Il portavoce vaticano padre Lombardi sul caso delle ragazzine schiave dei Boko Haram: «Ci uniamo ai moltissimi appelli per la loro liberazione». Appello dell'Onu.
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"Un terrorismo odioso, fonte di incalcolabili danni". Lo ha detto padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa Vaticana, interpellato dai giornalisti sui sequestri in Nigeria di giovanissime ragazze da parte dei terroristi islamisti del gruppo Boko Haram.Padre Lombardi ha sottolineato che tale azione "si aggiunge alle altre forme orribili di violenza che da tempo caratterizzano l'attività di questo gruppo" nel Paese africano. "La negazione di ogni rispetto per la vita e per la dignità delle persone, anche le più innocenti, vulnerabili e indifese - ha proseguito il portavoce vaticano - richiede la condana più ferma e suscita la compassione più accorata per le vittime, e l'orrore per le sofferenze fisiche e spirituali e le umiliazioni incredibili che vengono loro inflitte". "Ci uniamo - ha concluso padre Lombardi - ai moltissimi appelli per la loro liberazione e la loro restituzione a una condizione normale di vita. Speriamo e preghiamo che la Nigeria, grazie all'impegno di tutti coloro che possono contribuirvi, trovi la via per porre termine a una situazione di conflitto e terrorismo odioso, fonte di incalcolabili danni".La vicenda delle oltre 200 studentesse rapite il 14 aprile (altre 11 sono state sequestrate nei giorni scorsi) scuote l'opinione pubblica internazionale e mobilita i governi, dopo la scioccante rivendicazione video in cui il capo dei Boko Haram annuncia che le ragazzine verranno "vendute" in Ciad o Camerun o "date in sposa" agli stessi terroristi. Offerte di aiuto alla Nigeria sono arrivate da Stati Uniti, Francia, Gran Bretagna e Cina.Giovedì il segretario generale dell'Onu, Ban Ki Moon, ha parlato al telefono con il presidente Goodluck Jonathan. Nel corso del colloquio, il segretario generale ha espresso la sua profonda preoccupazione per la sorte delle ragazze e la sua solidarietà alle famiglie e a tutto il popolo. L'Onu starebbe per inviare un rappresentate di alto livello per discutere come sostenere gli sforzi del governo.Il presidente nigeriano ha affermato che il sequestro delle studentesse da parte di Boko Haram sarà il primo passo verso la sconfitta del terrorismo nel Paese africano. "Credo che il sequestro di queste ragazze sarà l'inizio della fine del terrore in Nigeria", ha affermato Jonathan parlando ai delegati del World Economic Forum. Le sue parole hanno riecheggiato quelle del presidente americano, Barack Obama, che aveva affermato che il sequestro di massa del 14 aprile nello Stato del Borno "può essere l'evento che aiutaa mobilitare l'intera comunità internazionale per fare finalmente qualcosa contro questa orribile organizzazione che ha perpetrato un crimine cosìterribile". Jonathan ha anche ringraziato gli oltre 1.000 delegati da più di 70 Paesi che sono giunti alla conferenza nonostante le minacce di Boko Haram. "Ci sostenete per vincere la guerra contro il terrore", ha assicurato.
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