mercoledì 4 aprile 2012
Oltre 2,4 milioni di persone nel, mondo sono vittime del traffico di esseri umani, di queste l'80% viene sfruttato per reati sessuali, il 17% è costretto a svolgere lavoro forzato, e due su tre sono donne.
COMMENTA E CONDIVIDI
Oltre 2,4 milioni di persone nel, mondo sono vittime del traffico di esseri umani, di queste l'80% viene sfruttato per reati sessuali, il 17% è costretto a svolgere lavoro forzato, e due su tre sono donne. È questo il quadro che emerge dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite riunita ieri, alla quale ha preso parte anche il Rappresentante Permanente dell'Italia al Palazzo di Vetro Cesare Maria Ragaglini. Ogni anno i criminali che gestiscono il traffico di esseri umani guadagnano 32 miliardi di dollari, e combatterli è "una sfida di proporzioni straordinarie", ha commentato Yuri Fedotov, il capo dell'ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e i crimini lanciando l'allarme per questa nuova forma di schiavitù, da cui solo una su cento delle vittime viene salvata. Al summit tenutosi al Palazzo di Vetro ha partecipato anche Michelle Bachelet, numero uno dell'agenzia per le donne delle Nazioni Unite (Un Women), secondo la quale "è difficile pensare ad un reato più orribile e scioccante di questo, che peraltro è uno dei più redditizi e sta registrando un'ascesa molto rapida". "La schiavitù moderna è battuta solo dal traffico di droga per i profitti" ha aggiunto l'attrice americana Mira Sorvino, nominata ambasciatrice di buona volontà delle Nazioni Unite. La Sorvino rimprovera ai Paesi di spendere poco per combattere questa pratica, "oltre al fatto che mancano leggi forti e una formazione specifica della polizia - ha spiegato ancora dalla tribuna dell'Onu - basti pensare che anche negli Usa solo il 10% delle stazioni di polizia hanno un protocollo riguardante il traffico di umani".
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: