venerdì 22 aprile 2016

​Al Palazzo di Vetro i rappresentati di 160 Paesi siglano l'intesa raggiunta a dicembre per tentare di arrestare il riscaldamento globale. Ban Ki-moon: è l'ultima chance, altrimenti sarà una catastrofe. La firma di Renzi. Kerry (Usa) si presenta con la nipotina in braccio: segnale di speranza. Oggi si celebra anche l'Earth Day.
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Accordo sul clima, oggi la firma all'Onu
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Quattro mesi dopo lo storico accordo sul clima raggiunto alla Cop21 di Parigi, i rappresentanti di 160 Paesi si sono ritrovati al Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite, a New York, per apporre la firma a quel documento e dare inizio alla fase operativa, che porterà l'economia mondiale a voltare le spalle alle energie fossili per tentare di arrestare il riscaldamento climatico. KI-MOON: ULTIMA CHANCE. "La nostra generazione è la prima che può mettere fine alla povertà nel mondo", ha ricordato il segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon prima della cerimonia della firme, "ma è anche l'ultima che può agire per evitare cambiamenti climatici catastrofici". Questo significa che la riduzione dei gas a effetto serra deve essere fatta in tempo utile per evitare un innalzamento delle temperature che rischia altrimenti di causare danni irreversibili.L'EMOZIONE DELLE FIRMEIntorno alle 17.30 (ora italiana) il premier Renzi ha firmato e poi, come da prassi, ha stretto la mano a Ban Ki-moon. Originale il segretario di Stato americano John Kerry, che ha firmato l'accordo di Parigi con la nipotina in braccio. "Un messaggio di speranza per le future generazioni", hanno osservato molti leader in Assemblea Generale.

«UNICA VIA ALLO SVILUPPO SOSTENIBILE». "Più anidride carbonica nell'atmosfera equivale a più povertà. Non possiamo assicurare uno sviluppo sostenibile senza lottare contro i cambiamenti climatici; e non possiamo lottare contro i cambiamenti climatici senza affrontare le cause profonde della povertà, delle ineguaglianze e dei modelli di sviluppo non sostenibili", ha dichiarato Christiana Figueres, segretario esecutivo della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC). CONTENERE L'AUMENTO ENTRO I 2 GRADI. L'intesa, che prevede tra l'altro di limitare l'aumento della temperatura globale al di sotto dei due gradi centigradi entro il 2030, entrerà in vigore 30 giorni dopo l'avvenuta sottoscrizione da parte di 55 paesi che rappresentano il 55% delle emissioni mondiali di gas serra. LE TAPPE ENTRO IL 2030. La concretizzazione dell'Accordo di Parigi sul clima impone delle tappe di decarbonizzazione senza precedenti. I 15 anni che mancano al 2030 dovranno produrre dei risultati di benessere mondiale ed eradicazione della povertà e questo sarà possibile solo con una trasformazione massiccia verso le energie pulite. Sarà impossibile mettere fine alla povertà se la curva delle temperature salirà in modo incontrollato: le emissioni mondiali di gas a effetto serra devono culminare entro il prossimo decennio e diminuire rapidamente in seguito per raggiungere, prima del 2030, un equilibrio in cui gli ambienti naturali come le foreste riusciranno ad assorbire le emissioni prodotte dall'uomo. >>> ECCO COSA CHIEDEVA LA CHIESA CATTOLICA>>>LA PREGHIERA PER LA TERRA

OGGI È LA GIORNATA DELLA TERRA. Oggi si celebra in tutto il mondo l'Earth Day, la Giornata della Terra, la più grande manifestazione ambientale del pianeta che coinvolge ogni anno fino a un miliardo di persone in ben 192 paesi del mondo. Le Nazioni Unite celebrano l'Earth Day ogni anno, un mese e due giorni dopo l'equinozio di primavera, il 22 aprile.

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