lunedì 12 settembre 2016
​Le precipitazioni abbondanti fanno strage, all'indomani del trionfalo annuncio del regime sul test atomico concluso con successo. Oltre 100mila i senzatetto.
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Sarebbero almeno 133 le vittime e 395 i dispersi causati dalle inondazioni che hanno colpito il nord-est della Corea del Nord, secondo i dati rivisti e rilasciati oggi dall'Onu, che in precedenza aveva fornito un bilancio di 60 morti. Un comunicato dell'Ufficio per il coordinamento degli affari umanitari (OCHA) delle Nazioni Unite, che cita cifre ufficiali della Corea del Nord, parla inoltre di circa 107.000 persone costrette ad abbandonare le loro case a causa della piena del fiume Tumen, che segna parte del confine tra la Corea del Nord e la Cina da un lato e la Russia dall'altro. Più di 35.000 case sono state danneggiate, di cui 69% è stato completamente distrutto. Inoltre, 8.700 edifici pubblici sono stati danneggiati dall'innalzamento delle acque causate dalle precipitazioni abbondanti. Circa 16.000 ettari di terreni agricoli sono stati inondati e almeno 140.000 persone hanno bisogno di assistenza urgente, si legge ancora nella nota.La sciagura arriva pochi giorni dopo l'annuncio del quinto test nucleare portato a termine dal regime di Pyongyang, rimasto ormai il più chiuso e segreto al mondo. L'esplosione sotterranea della bomba, pari a un quinto della potenza dell'ordigno che distrusse Hiroshima, provocò scosse sismiche.
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