venerdì 16 gennaio 2015
Nuovo assalto dei miliziani jihadisti nello stato di Borno dove otto giorni fa sono state uccise duemila persone. "C'erano cinquecento donne e centinaia di bambini" dicono i superstiti.
LE DISTRUZIONI DEGLI ISLAMISTI (FOTO)
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​Centinaia tra donne e bambini sarebbero stati presi in ostaggio dai miliziani jihadisti di Boko Haram durante l'assalto a Baga, la località nello Stato di Borno, Nigeria nord-orientale, teatro otto giorni fa del peggiore eccidio nella storia del Paese africano, oltre duemila civili o soldati regolari trucidati: a denunciarlo sono state alcune superstiti della strage, liberate in seguito o riuscite a fuggire. "C'erano oltre cinquecento donne e centinaia di bambini", ha spiegato una di loro, Kaltuma Wari. "Quelli di Boko Haram hanno catturato circa trecento di noi e ci hanno rinchiuse in una scuola", ha raccontato un'altra scampata, che ha chiesto di poter rimanere anonima. "Dopo quattro giorni hanno lasciato andare le anziane, le madri e la maggior parte dei bambini, ma stanno ancora tenendo prigioniere le ragazze". Gran parte degli ostaggi sarebbero segregati nei dormitori o nelle classi dell'istituto, gli altri tenuti all'aperto malgrado il clima rigido della stagione. "Non hanno toccato nessuna, ma alle giovani prestavano maggiore attenzione", ha proseguito Kaltuma, 40 anni. "Le tenevano d'occhio e loro erano sempre accompagnate da miliziani armati ovunque andassero, persino al bagno". Spesso le prigioniere erano costrette a cucinare per i propri carcerieri, e molte rifiutavano il cibo perchè spaventate o troppo preoccupate per la sorte dei congiunti. Simili testimonianze, e le cifre riferite, non hanno finora trovato conferma da parte di fonti indipendenti.
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