lunedì 10 novembre 2014
​Almeno 47 morti, in maggioranza studenti, e 89 feriti nell'esplosione in un istituto nel nord-est del Paese. I sospetti sul gruppo jihadista Boko Haram.
L'arcivescovo: «Politici, unitevi nella lotta contro il terrorismo»
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​Tragico bilancio di un attentato suicida in una scuola nel nord della Nigeria: ci sono stati almeno 47 morti, in maggioranza ragazzi,  dopo che un kamikaze travestito da studente si è fatto saltare in aria in un istituto superiore nella località di Potiskum, nello Stato nord-orientale di Yobe, ha riferito il portavoce della polizia nazionale. I feriti sono 89, alcuni dei quali in gravi condizioni. Il massacro, opera con ogni probabilità del gruppo terrorista islamico Boko Haram, è avvenuto pochi minuti prima delle 8 del mattino, quando gli studenti della Govenment Science Secondary School (Gss) erano riuniti in attesa della preside per il saluto quotidiano prima dell'inizio delle lezioni. "Ci sono molti ragazzi a terra in un lago di sangue", ha raccontato un testimone pochi minuti dopo l'accaduto. I poliziotti, accorsi sul luogo, sono stati presi a sassate dai genitori disperati.

La polizia ha chiuso tutte le scuole della città. Potiskum è la capitale commerciale di Yobe, uno dei tre Stati nigeriani in cui è in vigore lo stato d'emergenza deciso dal governo di Abuja per far fronte alle violenze di Boko Haram. Ancora non c'è stata alcuna rivendicazione dell'attacco, ma i sospetti puntano sul gruppo jihadista, che vuole creare un 'califfato' islamico nel nord della Nigeria e dal 2009 realizza sistematici attentati contro le scuole in cui vengono insegnati programmi giudicati di stampo troppo occidentale. Boko Haram nella lingua locale Hausa significa proprio "L'educazione occidentale è peccato". Nell'aprile scorso gli estremisti hanno rapito 270 ragazze tra i 15 e i 18 anni, allieve di un liceo.

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