venerdì 24 luglio 2015

Il 25 aprile la prima terribile scossa, seguita poi da un'altra ancora più devastante. L'impegno della Caritas, che fa ancora appello alla generosità di tutti.
IL VIDEO Emergenza istruzione. Il lavoro del Cesvi

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"Tre mesi fa, il 25 aprile, un terremoto di magnitudo 7,8 ha colpito il Nepal e il 12 maggio un'altra forte scossa ha ancor più devastato il Paese, seminando morte e distruzione: 8.800 vittime, 590.000 abitazioni completamente distrutte, 285.000 danneggiate, 2,8 milioni di persone colpite. Grazie alla pronta mobilitazione della Caritas locale e della rete internazionale sono 65.837 le famiglie, oltre 300 mila persone, finora raggiunte da aiuti Caritas, in particolare viveri, acqua e prodotti per l'igiene, coperte e teli, materiale per l'allestimento di ripari temporanei, ma anche sostegno psicologico per 2.600 persone". Fatti e cifre che sono stati ricordati dalla Caritas. "Quello che mi ha più impressionato è la capacità di reazione delle persone. È una situazione tragica, di grande sofferenza, ma la gente non ha perso la speranza. Questo mi incoraggia molto e sono sicuro che il Nepal si rialzerà", ha dichiarato padre Pius Perumana, direttore di Caritas Nepal. Caritas Nepal ha prolungato fino a settembre il programma di aiuti d'urgenza, prevedendo interventi in tutti i 14 distretti più colpiti per un costo complessivo di oltre 4 milioni di euro. Nel frattempo, prosegue l'elaborazione della seconda fase dell'intervento da avviarsi nei prossimi mesi finalizzata principalmente alla ricostruzione, alla riattivazione socio-economica, al rafforzamento delle comunità e riduzione del rischio, al sostegno psico-sociale. Caritas Italiana - grazie anche alla colletta nazionale indetta dalla Conferenza episcopale italiana in tutte le parrocchie domenica 17 maggio 2015 come segno della concreta solidarietà della Chiesa in Italia - ha potuto offrire sostegno a Caritas Nepal e, dopo alcune missioni in loco, sta ora contribuendo alla realizzazione di 10 interventi di congregazioni religiose e di altre organizzazioni impegnate nell'assistenza agli sfollati, per un importo complessivo di oltre un milione di euro. "Caritas Nepal ha letteralmente spostato le montagne per portare aiuto ai più bisognosi"; ha evidenziato Manindra Mall, responsabile delle operazioni di aiuto di Caritas Nepal. "In effetti - ha poi spiegato - i nostri operatori, soprattutto nella regione di Sindhupalchowk,una delle più colpite, hanno dovuto liberare le strade da grosse pietre e rocce per poter passare con i camion e portare aiuti alle comunità più isolate prima dell'intensificarsi delle piogge monsoniche". "Un esempio concreto - ha sottolineato don Francesco Soddu, direttore di Caritas Italiana - della carità in azione, che supera i confini e ci aiuta a capire ancor più quanto ribadito da papa Francesco nell'enciclica Laudato sì: "abbiamo bisogno gli uni degli altri, …abbiamo una responsabilità verso gli altri e verso il mondo"". Come dare il nostro aiuto

Per sostenere gli interventi in corso, si possono inviare offerte a Caritas Italiana, via Aurelia 796 - 00165 Roma, tramite C/C POSTALE N. 347013 specificando nella causale: "Asia/Terremoto Nepal" .

Si possono usare anche altri canali:

on line, andando al sito www.caritas.it

UniCredit, via Taranto 49, Roma - Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063119

Banca Prossima, piazza della Libertà 13, Roma - Iban: IT 06 A 03359 01600 100000012474

Banco Posta, viale Europa 175, Roma - Iban: IT91 P076 0103 2000 0000 0347 013

Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma - Iban: IT 29 U 05018 03200 000000011113

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