venerdì 26 luglio 2013
​L'ex presidente in custodia cautelare. Pesante l'accusa: spionaggio a favore di Hamas. Scontri tra rappresentanti di diverse fazioni in varie aree del Paese. Esercito schierato in piazza Tahrir. El Baradei su Twitter: no alla violenza.
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Alta tensione in Egitto: gli scontri tra opposte fazioni, ampiamente annunciati, sono puntualmente esplosi. Da una parte i sostenitori del governo, dall'altra i Fratelli musulmani. Cinque manifestanti sono morti negli scontri avvenuti ad Alessandria d'Egitto. Lo riferiscono al Arabiya e al Jazeera: i feriti sarebbero almeno 70.

Violenze e decine di feriti anche in altre aree del Paese. L'esercito presidia piazza Tahrir, gli elicotteri d'assalto sorvolano le strade.A gettare benzina sul fuoco è stato l'arresto del deposto presidente egiziano Mohamed Morsi, posto in custodia cautelare per 15 giorni: i magistrati lo accusano di aver portato avanti attività di spionaggio per conto di Hamas e di essere coinvolto nelle evasioni di massa dalle prigioni durante la rivoluzione del 2011. I Fratelli musulmani sono furiosi: la carcerazione di Morsi è "illegale", dicono, perché l'ex presidente non ha avuto un avvocato difensore. E avvisano che la sua detenzione porterà il paese alla "divisione", oltre a segnare "un ritorno al passato", ovvero all'era Mubarak. E anche Hamas ha condannato l'arresto."No alla violenza, sì allo stato di diritto e a procedure regolari, riconciliazione basata sull'inclusione sono i principi base ai quali aderire in questo momento difficile" aveva twittato il vicepresidente El Baradei. Ma l'appello è caduto nel vuoto.

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