lunedì 8 aprile 2013
COMMENTA E CONDIVIDI

L'antica città di Ebla, uno dei gioielli archeologici della Siria, risale a 5.000 anni fa. Venne distrutta per la prima volta intorno al 2200 avanti Cristo e, tornata a fiorire, venne distrutta di nuovo alcuni secoli dopo: E ora, è in corso l'ultima distruzione, cominciata nel 2011, dopo l'inizio della guerra tra il regime di Damasco e i ribelli anti-Assad.  A lanciare un ennesimo allarme per gli irreparabili danni che il conflitto sta infliggendo al patrimonio archeologico siriano è il New York Times, che in un reportage da Tell Mardikh pubblicato ieri in prima pagina documenta la presenza di ribelli tra le antiche rovine della città, tornata alla luce a partire dal 1964 con una campagna di scavi condotta da una missione archeologica italiana, diretta da Paolo Matthiae, dell'Università La Sapienza di Roma.Ebla ha attualmente un nuovo valore militare perchè è il luogo ideale per monitorare il passaggio dei caccia dell'esercito governativo, ed è quindi divenuta una postazione di ribelli che si definiscono "le Frecce del Diritto", e che affermano di essere anche impegnati a "proteggere" gli scavi.  Ma gli stessi ribelli sono comunque una minaccia per il sito, e si dedicano 'all'esplorazione' dei suoi sotterranei e delle sue cripte. "C'è un'altra intera città sottoterra", ha affermato uno di loro accompagnando il giornalista del Nyt in una serie di cunicoli, che mostrava di conoscere molto bene.  Le sepolture rappresentano una 'preda' ambita per i saccheggiatori poiché molti corpi venivano sepolti con gioielli e piccole statue. Ebla però non è divenuta famosa in particolare non per le sue tombe, ma bensì per la sua biblioteca reale, in cui nel 1975 sono state trovate 17.000 tra tavolette intere e frammenti con testi a scrittura cuneiforme di carattere amministrativo, economico, storico, giuridico e  religioso. Gli scavi ad Ebla sono andati avanti per decenni, ma buona parte del sito è ancora da recuperare. Ma oltre ad Ebla, sottolinea il Times, sono a rischio per l'opera dei saccheggi, delle bombe o dei proiettili anche molti altri siti di enorme importanza archeologica come la città romana di Palmyra, una volta nota come 'la Sposa del Desertò, o le antiche cittadelle si Aleppo, Hama e Homs. 

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: