martedì 16 aprile 2013
​L'arcivescovo di Boston: «Ci rivolgiamo alla luce di Gesù Cristo, luce che abbiamo visto nelle persone che immediatamente si sono date da fare per aiutare chi era nel bisogno». Decine di podisti hanno continuato la loro corsa oltre il traguardo per arrivare a donare il sangue all’ospedale Mass General hospital. Molti bostoniani sono scesi in strada con acqua, cibo e coperte per i maratoneti. Alcuni ristoranti hanno messo fuori il cartello «Entrate e pagate solo se potete».
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L’arcidiocesi di Boston, retta dal cardinale Sean Patrick O’Malley, ha chiesto di pregare per le vittime: «Mentre si susseguono le notizie che ci informano tristemente di morti e feriti», si legge nel testo diffuso su Facebook e Twitter, «vi chiediamo di rivolgervi al Signore, di pregare per loro e per i loro cari, affinché possano ricevere la consolazione dello Spirito Santo, la grazia di Dio e l’abbraccio della Madonna». La Chiesa cattolica di Boston si stringe a tutta la città e agli «uomini di buona volontà» nel «dolore profondo per gli atti insensati di violenza» che hanno colpito nel cuore gli Stati Uniti e la storica Maratona di Boston. Ma il pensiero - prosegue il cardinale O’Malley - va anche al «coraggio e l‘eroismo di molti, soprattutto gli uomini e le donne dei dipartimenti di polizia e vigili del fuoco e dei servizi di emergenza che hanno risposto in pochi istanti a questi tragici eventi». Gratitudine quindi al governatore Patrick, al sindaco Menino e al commissario di polizia Davis che stanno lavorando per «superare questo momento difficile» e garantire «la sicurezza pubblica». «In mezzo alle tenebre di questa tragedia - è la preghiera finale del cardinale O’Malley - ci rivolgiamo alla luce di Gesù Cristo, luce che abbiamo visto nelle persone che immediatamente si sono date da fare per aiutare chi era nel bisogno. Siamo solidali con i nostri referenti ecumenici e interreligiosi nell'impegno a testimoniare la grande forza del bene nella nostra società e nel lavorare insieme per la pace». Nell’orrore di questo lunedì di follia ci sono storie che segnalano come l’altruismo e la solidarietà possano contrastare gesti inumani. Decine di podisti hanno continuato la loro corsa oltre il traguardo per arrivare a donare il sangue all’ospedale Mass General hospital. Alcuni residenti hanno creato un documento Google in cui hanno inserito il loro indirizzo e si sono resi disponibili a ospitare i podisti venuti da lontano. Molti bostoniani sono scesi in strada con acqua, cibo e coperte per i maratoneti. Alcuni ristoranti hanno messo fuori il cartello «Entrate e pagate solo se potete».IL MESSAGGIO DALLA CHIESA DI NEW YORK. «I morti e i feriti tra le persone riunite per la celebrazione del Patriots Day di Boston invitano tutti noi a pregare per le anime dei caduti, la guarigione dei feriti e il ripristino della pace». Sono le parole di vicinanza e cordoglio che l'arcivescovo di New York, cardinale Timothy Dolan ha rivolto a tutta la comunità cattolica degli Stati Uniti. «Preghiere speciali» sono rivolte in modo particolare per «l'arcidiocesi di Boston e le persone che lì stanno lavorando». E ha aggiunto il porporato: «La crescente cultura della violenza nel nostro mondo e anche nel nostro Paese richiede misure di sicurezza sagge da parte dei funzionari governativi e un esame di coscienza da parte di tutti noi per vedere cosa possiamo fare personalmente per promuovere la pace e il rispetto per l‘altro nel nostro mondo».
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