mercoledì 7 ottobre 2015
​La cancelliera all'Europarlamento: superare il Trattato di Dublino. Hollande: ha ragione, non può ricadere tutto sui Paesi di frontiera.
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Il Trattato di Dublino, che regola il diritto d'asilo in Europa, è "superato". L'ha ammesso oggi la cancelliera tedesca Angela Merkel in un intervento congiunto con il presidente francese François Hollande all'Europarlamento. Parlando di fronte ai rappresentanti dei 28 Paesi Ue, Merkel ha chiarito che "il Trattato di Dublino è superato: le intenzioni erano buone, ma non è stato all'altezza delle sfide". Merkel ha sottolineato la necessità di una procedura che "garantisca equità e solidarietà". E che "solo insieme" sarà possibile regolare il tema dei rimpatri, il compito di selezionare i migranti che hanno diritto di restare in Europa. La cancelliera ha subito incassato il benestare del presidente francese François Hollande, il quale ha dichiarato: "Ha ragione: non si può pretendere che i Paesi di frontiera paghino per tutti". Nel suo intervento l'inquilino dell'Eliseo ha messo in guardia contro una "fine dell'Europa" e un "ritorno alle frontiere nazionali", se l'Europa non sarà in grado di affrontare le crisi unita. "Il dibattito non è tra meno Europa e più Europa. È tra l'affermazione dell'Europa e la fine dell'Europa", ha ammonito Hollande. E in quest'ultimo caso, ci sarebbe "un ritorno alle frontiere nazionali, lo smantellamento delle politiche comuni, l'abbandono dell'euro".
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