lunedì 29 settembre 2014
E il 2014 è l'anno con più tragedie: già 3.072 vittime. I dati forniti dall'Organizzazione internazionale delle migrazioni.
Immigrazione, senza un piano rischio caos
L'Italia cede all'Ue: migranti schedati
COMMENTA E CONDIVIDI
Il Mare Mediterraneo, da Mare Nostrum a mare dei migranti. E della morte. Dal 2000 ad oggi sono stati oltre 22.000 i migranti che hanno perso la vita nel Mediterraneo mentre cercavano di raggiungere l'Europa. Donne, uomini e bambini in fuga dalle guerre, dalla fame, dalla povertà, dalle persucuzioni politiche e religiose. È quanto ha denunciato oggi l'Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), che ha anche sottolineato come questo 2014 sia stato "l'anno più mortale", con le sue 3.072 vittime (quello verificate), già oltre il doppio del numero record di 1.500 registrato nel 2011 (nei primi nove mesi dell'anno), in occasione delle primavere arabe. La maggior parte dei migranti che sono deceduti alle porte dell'Europa, per annegamento, soffocamento, fame o freddo, era nata in Africa e in Medio Oriente, stando alle statistiche pubblicate dall'Oim. A livello planetario, nel complesso, dal 2000 a oggi sono almeno 40.000 i migranti morti in tutto il mondo mentre cercavano di entrare in Europa, negli Stati Uniti, in Australia o in altri paesi. "È il momento di fare qualcosa di più che contare il numero di vittime - ha dichiarato il presidente dell'Oim, William Lacy Swing - è il momento di fare in modo che la comunità internazionale si impegni a fermare questa violenza contro migranti disperati". Un richiamo che pare valere anche per l'Unione Europea che fino a oggi ha, di fatto, lasciato l'Italia da sola a fronteggiare questa enorme emergenza.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: