mercoledì 4 marzo 2015
​L'ha dichiarato l'inviato speciale dell'Onu, Bernardino León. I colloqui ripartono giovedì in Marocco.
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Un'intesa fra Tripoli e Tobruk su come fronteggiare insieme la minaccia dell'Is in Libia "non è mai stata così vicina in questi ultimi 7-8 mesi". Lo ha detto all'agenzia Ansa l'inviato speciale dell'Onu Bernardino León. León ha ricordato che il caos attuale in Libia fa il gioco dell'Is, e che è determinante trovare "soluzioni effettive" da parte della comunità internazionale, anche perché "la situazione non può reggere in mancanza di un accordo politico" tra Tripoli e Tobruk. "La Banca Centrale ci ha informato che le risorse finanziarie hanno quasi raggiunto i loro limiti e rimane davvero molto poco tempo", ha aggiunto. Domani, giovedì, in Marocco parte il nuovo round di colloqui tra le parti libiche: il governo di Tobruk, riconosciuto dalla comunità internazionale e nato dalla rivoluzione che ha rovesciato Gheddafi, e il "governo ombra" islamista insediatosi nella sede del parlamento a Tripoli. "L'appuntamento in Marocco sarà un incontro chiave per formare il governo di unità nazionale in Libia", ha detto oggi Leon intervenendo, in videoconferenza da Roma, al Consiglio di Sicurezza dell'Onu.In vista dei colloqui l'inviato dell'Onu ha incontrato separatamente i rappresentanti delle due parti. "I leader del Paese devono agire velocemente", ha aggiunto León, precisando che "saranno necessari compromessi e decisioni difficili". "La situazione in Libia si sta deteriorando rapidamente, il Paese non può più affrontare una crisi politica" ha spiegato.L'inviato Onu ha poi sottolineato che se le parti arriveranno alla conclusione di un accordo politico, "il sostegno della comunità internazionale sarà fondamentale per la sua attuazione". A Roma León ha incontrato il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, il quale gli ha confermato il pieno sostegno dell'Italia e ha espresso l'auspico che i colloqui in Marocco pongano le condizioni per la formazione di un governo di unità nazionale in grado di stabilizzare il Paese, far partire la ricostruzione e contrastare la crescente infiltrazione di gruppi terroristici. Dopo la falsa partenza del settembre scorso e due round senza la partecipazione di Tripoli in gennaio, a metà febbraio rappresentanti dei due "governi" libici si erano incontrati a Ghadames, in Libia, ma senza grandi risultati. Un nuovo colloquio annunciato in Marocco per fine febbraio era poi saltato per il rifiuto del governo di Tobruk di prendervi parte.
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