giovedì 16 agosto 2012
​Le due Chiese si rivolgono ai fedeli chiedendo di pregare "per ottenere il perdono di tutti i mali inflitti reciprocamente nel corso dei secoli".
Una bella primizia per l'Europa cristiana di Luigi Geninazzi
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La cerimonia al castello reale di Varsavia è il culmine della storica visita del patriarca di Mosca e di tutte le Russie Kirill. La Chiesa cattolica e quella ortodossa si scoprono più vicine, e insieme si rivolgono ai fedeli chiedendo di pregare "per ottenere il perdono dei torti, delle ingiustizie e di tutti i mali inflitti reciprocamente nel corso dei secoli", come si legge nell'appello frutto di un lavoro preparatorio di tre anni. Per Kirill, arrivato con una vasta delegazione ufficiale, è stata la prima visita in un Paese di cultura occidentale. Mentre scendeva dall'aereo, in mattinata, sono risuonati gli inni di Russia e Polonia; ad accoglierlo, il vescovo Sawa che presiede la chiesa ortodossa polacca e il segretario della conferenza dei vescovi cattolici polacchi Wojciech Polak.In programma un incontro con l'episcopato della Chiesa ortodossa polacca e un colloquio con il presidente del Senato Bogdan Borusewicz. Poi la cerimonia, alla presenza del cardinale arcivescovo di Cracovia Stanislaw Dziwisz, già segretario personale di Giovanni Paolo II, e quella del Nunzio apostolico di Varsavia, monsignor Celestino Migliore. Tanti anche i rappresentanti del governo e gli uomini di cultura che non hanno voluto far mancare la loro presenza. Gli appuntamenti del patriarca Kirill proseguono stasera, con un colloquio e la cena con il presidente della Polonia Bronislaw Komorowski nella sua sede del Palazzo di Belvedere.
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