giovedì 9 giugno 2016
Due assalitori, hanno aperto il fuoco in una zona affollata piena di locali e sono stati arrestati. Il governo israeliano ha sospeso 83mila pemessi a cittadini palestinesi.
Tel Aviv, Hamas rivendica la strage
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Attacco terroristico ieri sera nel centro di Tel Aviv. Quattro persone sono state uccise, almeno sedici i feriti, in una sparatoria scatenatasi all’improvviso al Sarona Market, un centro commerciale con caffé e ristoranti alla moda e molto frequentati nella zona centrale della città.Subito la polizia ha parlato di «attacco terroristico». Secondo le prime ricostruzioni, gli attentatori, poi identificati come due palestinesi di Atta, un villaggio nei pressi di Hebron, hanno aperto il fuoco in una zona affollata e piena di locali e ristoranti non lontano dal quartier generale del ministero della Difesa. I due assalitori sono stati fermati dalla polizia. Molti testimoni hanno parlato di «raffiche» e raccontato che gli assalitori erano travestiti da «haredi», ebrei ultraortodossi. Secondo alcuni testimoni citati da Yedioth Ahronoth colpi di armi da fuoco sono stati uditi anche sulla vicina via Carlebach. Nelle ore immediatamente successive all’attacco si è parlato di un terzo terrorista in fuga, ma la polizia lo ha escluso con fermezza. Una donna, subito apparsa in pericolo di vita, e altri tre feriti gravi, sono morti poco dopo l’attacco nel vicino Ichilov Hospital. I feriti sono stati ricoverati  in altre strutture della città. La polizia ha subito blindato la zona – una delle più frequentate della città: tutte le strade sono state chiuse e setacciate da agenti e militari.

In risposta all'attacco di Tel Aviv, il governo israeliano ha sospeso tutti i permessi concessi ai palestinesi per recarsi in Israele durante il Ramadan. Si tratta in tutto di 83mila permessi per andare a trovare familiari che vivono in Israele. Sono stati sospesi anche i permessi per i palestinesi di Gaza che intendono recarsi al monte del Tempio per pregare. La decisione è stata annunciata dopo una riunione tra il premier Benjamin Netanyahu, il ministro della Difesa Avigdor Lieberman e il capo delle Forze Armate, il generale Gadi Eisenkot Netanyahu ha parlato di "assassinio a sangue freddo da parte di terribili terroristi". "Abbiamo discusso una serie di misure offensive e difensive che adotteremo contro questo grave episodio che costituisce per noi una sfida a cui risponderemo", ha poi aggiunto il premier. In una dichiarazione pubblicata su Twitter, Hamas ha lodato l'attacco definendolo un atto "eroico" e avvisato del fatto che altri attacchi del genere avverranno durante il mese del Ramadan, iniziato questa settimana. Il leader di Hamas, Ismail Haniyeh, ha poi affermato che i terroristi rimasti feriti nell'attacco - in cui sono state uccise almeno 4 persone, con 16 feriti, tre dei quali in gravi condizioni - sono degli eroi e che questo attacco è "un messaggio per i ragazzi della resistenza ai leader dell'occupazione". Un messaggio in particolare rivolto al nuovo ministro della Difesa, Lieberman, dal momento che l'attacco è avvenuto a poca distanza dalla sede del ministero della Difesa.
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