venerdì 22 gennaio 2016
​La polizia ritiene che si tratti di puro vandalismo, senza motivazioni fondamentaliste. Diverso il caso della Chiesa della Dormizione, per cui sono stati arrestati due minorenni.
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Un nuovo episodio di vandalismo anticristiano si è registrato a Nazareth, in Israele, dove sono state divelte lapidi di un cimitero e scritti graffiti sui muri del luogo. Lo dice la polizia che ha aperto un'indagine sui fatti. Poco meno di una settimana fa la Chiesa della Dormizione a Gerusalemme è stata imbrattata con scritte minacciose in ebraico e nei giorni scorsi la polizia per quell'episodio ha arrestato due minori ebrei. Su un muro esterno del cimitero sono state tracciate con la vernice nera e con grande evidenza due parole ("Ward" e "Shoshe") accompagnate da un cuore: cosa che potrebbe far pensare a un legame romantico. Interpellato dall'Ansa Wadie Abunassar, consigliere dell' Assemblea dei vescovi di Terra Santa, si è detto propenso a qualificare l'episodio come "puro vandalismo", ma privo di intenti offensivi in particolare contro la comunità cristiana. A quanto pare la polizia ritiene che le scritte siano opera di ubriachi, o di sbandati. Abunassar ha peraltro confermato che per un altro recente atto di vandalismo, alle pareti esterne della Chiesa della Dormizione a Gerusalemme, sono stati arrestati due adolescenti ebrei. "Gli arresti di per sè non bastano - ha aggiunto. - Ci interessa piuttosto sapere se saranno incriminati e condannati". Sulla identità e sulle possibili motivazioni dei due arrestati la polizia israeliana non ha finora fornito alcun elemento. Di sicuro anche in Israele si assiste, purtroppo, a una crescita della tensione legata all'intolleranza fondamentalista.
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