sabato 23 maggio 2015
In Siria i miliziani hanno fatto irruzione venerdì pomeriggio. Si teme la distruzione dei reperti archeologici.
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La bandiera nera dello Stato islamico sventola sopra la cittadella di Palmira, la città archeologica nella Siria centrale conquistata mercoledì scorso dai jihadisti dell'Isis. Lo si vede in alcune foto pubblicate su Twitter da account solidali con l'Isis. l'Is è riuscito ad entrare nel museo di Palmira. Lo ha detto il direttore del dipartimento dei musei e delle antichità di Damasco precisando che l'incursione è avvenuta ieri pomeriggio. I jihadisti, ha spiegato, si sono chiusi dentro il museo. Massacrato da distruzioni volontarie a colpi di piccone rilanciate da terribili video di propaganda oppure da saccheggi e vendite incontrollate sul mercato nero. È davvero tragica la fine che rischia di fare in queste ore il museo archeologico di Palmira, uno dei più ricchi e straordinari dell'Occidente. La città della leggendaria regina Zenobia è essa stessa un irripetibile e straordinario museo a cielo aperto, ma anche nel chiuso delle 12 sale del museo vero e proprio si nasconde un tesoro immenso e fragilissimo che ora rischia di andare perso. Fondato nel 1961 all'entrata della città moderna, raccoglie numerosi reperti ritrovati nel sito archeologico che testimoniano l'alto livello di raffinatezza raggiunto dall'arte palmirea.

 

Intanto gli uomini del Califfato in Iraq puntano a Baghdad. Oggi le autorità irachene hanno bloccato l'accesso al ponte chiave di Bzebiz per impedire alle oltre 40.000 persone in fuga dalla furia dei jihadisti a Ramadi di raggiungere Baghdad.I militari temono che tra i civili si posano mescolare jihadisti dello Stato Islamico che riuscirebbero così ad infiltrarsi nella capitale. Lo riferisce la Bbc. Bzebiz, che oltrepassa l'Eurfrate, è uno degli accessi chiavi dalla provincia di Anbar a Baghdad.

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