lunedì 30 giugno 2014
​L'area nelle mani dell'Isis si estende da Aleppo, nel nord siriano, fino all'est iracheno. L'allarme degli esperti americani.
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Gli jihadisti dello Stato islamico in Iraq e nel Levante (Isis) hanno annunciato la creazione di un "califfato islamico" nelle regioni di Siria e Iraq finite sotto il loro controllo e di aver designato il proprio leader, Abu Bakr al-Baghdadi, "califfo dei musulmani". "Le parole 'Iraq' e 'Levante' sono state rimosse dal nome dello Stato islamico nei documenti ufficiali", ha detto il portavoce dell'Isis, Abu Mohammad al-Adnani, nella registrazione audio diffusa su Internet, in cui ha sottolineato come il califfato rappresenti "il sogno di tutti i musulmani" e "il desiderio di ogni jihadista". Il califfato annunciato dall'Isis si estende da Aleppo, nel nord della Siria, alla regione di Diyala, nell'est dell'Iraq. Nell'audio, al-Adnani invita i musulmani a "respingere la democrazia, la laicità, il nazionalismo e le altre lordure dell'Occidente. Tornate alla vostra religione". Fin dalla morte del profeta Maometto, il califfo veniva designato come "il principe" o l'emiro "dei credenti" nel mondo musulmano; questa forma di governo è scomparso con la fine dell'Impero ottomano.L'annuncio di questo califfato "è il più importante sviluppo nella jihad internazionale dopo l'11 settembre" 2011, ha commentato Charles Lister, ricercatore associato presso la Brookings Institution di Doha, sottolineando che potrebbe segnare "la nascita di una nuova era di jihadismo transnazionale e questo rappresenta una minaccia reale per Al Qaida e la sua leadership".Intanto, sul terreno, il governo di Nuri al-Maliki è impegnato a riconquistare Tikrit e le altre località a nord di Baghdad cadute in mano all'Isis dall'inizio della loro offensiva, il 9 giugno scorso. Stando a quanto riferito dal generale iracheno Qassem Atta, le truppe irachene si stanno coordinando con i consiglieri militari americani giunti di recente nel paese per "studiare obiettivi importanti".
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