mercoledì 13 gennaio 2016
Almeno fino alla fine dell'arbitrato internazionale. La nota in risposta alla decisione della Corte Suprema indiana, che oggi ha prolungato il permesso al 30 aprile.
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La Corte Suprema indiana ha aggiornato al 13 aprile la nuova udienza sul caso dei marò e ha prolungato la permanenza in Italia del fuciliere di Marina Massimiliano Latorre fino al 30 aprile. La Corte ha anche chiesto al governo indiano chiarimenti sui tempi di durata del lavoro del Tribunale del mare.Latorre sarebbe dovuto rientrare in India tra due giorni, ma i suoi legali hanno chiesto alla Corte un'estensione del periodo di permanenza in Italia per via delle sue condizioni di salute.LA VICENDA «Marò nemmeno incriminati ma già colpevoli» (11/8/15)"Considerando il fatto che il governo indiano non ha obiezioni - ha detto il giudice Anil R Dave - è concessa a Latorre un'estensione di tre mesi per fare rientro in India". Lo stesso giudice ha fatto sapere che l'ambasciatore italiano in India dovrà firmare un documento nel quale assicura che il marò tornerà a Nuova Delhi in aprile.La Farnesina: Delhi non ha competenza. Subito è arrivata la risposta del ministero degli Esteri italiano. Una nota della Farnesina precisa che "il Governo" italiano "ritiene che sia preclusa ogni decisione da parte della Corte Suprema indiana relativamente al Fuciliere (Massimiliano) Latorre e che pertanto egli possa restare in Italia per tutta la durata del procedimento arbitrale internazionale avviato dal Governo il 26 giugno 2015".Nella stessa nota il ministero degli Esteri rende noto che "il Governo conferma di riconoscersi nell'Ordine del Tribunale Internazionale per il Diritto del Mare del 24 agosto 2015, che aveva stabilito la sospensione da parte di India e Italia di tutti i procedimenti giudiziari interni".
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